Il puzzle tutto d’oro con le sue vittorie per aggiungere show allo spettacolo di Monaco. Il trionfo di Barcellona di nemmeno due settimane fa e’ l’ultima tessera che Fernando Alonso ha potuto incastonare tra le 32 gemme della sua carriera sul casco formato speciale per il gp del Principato: un successo frutto della buona combinazione tra il pilota della Ferrari e la F138, monoposto tra le piu’ competitive sulla griglia di partenza di questo mondiale. Ma sulle strade monegasche cambia tutto e domenica, per il sesto appuntamento della stagione, servira’ soprattutto non fare errori. Lo sa bene Alonso, che a Monaco si e’ regalato una doppietta (2006-07) prima in Renault e poi in McLaren, mentre la Rossa e’ a caccia del gradino piu’ alto del podio, che manca nella scuderia di Maranello dal 2001, quando a vincere fu Michael Schumacher nel pieno dei suoi trionfi. ‘E’ una pista unica, e’ un Gp fuori dalla norma: giriamo per uno show mondiale, non si puo’ sorpassare e in gara non c’e’ battaglia – ammette Alonso – quella vera si fa il sabato, in qualifica contro il tempo, la domenica invece e’ per non commettere errori’.
Del resto il tracciato di Monaco ha un fascino tutto suo, tra curve impegnative che costringono le vetture a ridurre drasticamente la velocita’, e poi il tunnel, gli spalti affollati, il glamour, le terrazze con vista sulla pista, la premiazione dalle mani del Principe Alberto. Perche’ e’ vero che i punti per la vittoria sono gli stessi che negli altri gran premi, ma vincere a Monaco fa curriculum. ‘Non bisogna toccare il guardrail, la strategia e’ importante come la meccanica – sottolinea Alonso -. Ripeto, e’ la gara con piu’ prestigio: ciascuno ne ha sentito parlare nella propria vita, appassionati e non. Per questo tutti vogliamo vincere qui’. Lo scorso anno era toccato a Marc Webber e l’anno prima sempre alla Red Bull, con al volante l’iridato Sebastian Vettel: una gara in cui l’australiano era partito dalla pole, sempre determinante per il successo finale. Le macchine favorite anche a Monaco sono quelle apparse piu’ in forma in questo avvio di mondiale: non solo Ferrari e Red Bull, anche la Lotus di Kimi Raikkonen che a quota 85 nella classifica piloti insegue Vettel (89), mentre Alonso, grazie al successo al Montmelo’, e’ risalito sul podio virtuale a 15 punti dal campione tedesco. E lo spagnolo ammette che l’obiettivo e’ mettersi alle spalle i due rivali che al momento lo precedono in classifica. Ma nella corsa a tre annunciata potrebbe infilarsi anche la Mercedes, con Lewis Hamilton che punta a rilanciarsi. Il meteo per il week end non e’ proibitivo: temperature non proprio primaverili e con la pioggia che potrebbe fare capolino per le qualifiche di sabato.
Giri di pista fondamentali per il podio di domenica. ‘Dobbiamo avere piu’ performance in qualifica – ribadisce Alonso – la posizione in griglia e’ il nostro problema storico e su questo dobbiamo lavorare di piu”. A Monaco le gomme si deteriorano molto meno e quindi anche le soste ai box saranno ridotte. ‘Con pit limitati, uno o due – aggiunge il ferrarista – ci sono meno rischi di sbagliare’. E punta al massimo Alonso: ha le idee chiare e in testa il nuovo casco a portargli fortuna. Trentadue tessere incastonate sullo sfondo bianco-oro, dal primo successo in Ungheria nel 2003 fino all’ultimo in Spagna: e poi i due titoli mondiali rappresentati dai semi di cuori e quadri delle carte. Alonso ci crede e punta alla 33/a perla, nuova tessera del suo puzzle di vittorie.
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