Trenta anni dopo l’Italia, ecco il Portogallo. Memori del silenzio stampa azzurro che porto’ al successo nel Mondiale di Spagna ’82, i giocatori del Portogallo hanno deciso polemicamente di ‘perdere’ la parola, dopo il successo sull’Olanda, per replicare in questo modo alle critiche ricevute dalla stampa del loro paese, ritenute eccessive, dopo le prime due partite.
L’unico che continua a parlare e’ il tecnico Paulo Bento, anche se ieri qualche frase l’ha dovuta dire anche l’eroe del giorno, Cristiano Ronaldo. Il numero 7 e’ tornato, ha segnato le prime sue reti di questo Europeo e ha trascinato i compagni al successo sui vice-campioni del mondo e quindi ai quarti di finale, dove ora la Selec‡ao dovra’ vedersela con la Repubblica Ceca.
Cristiano Ronaldo e’ stato costretto a dire due frasi di circostanza dal regolamento Uefa, che impone di parlare a chi viene premiato, in ogni match, come miglior giocatore dell’incontro. E ieri questo riconoscimento non poteva che essere suo, dopo la doppietta che avrebbe potuto essere un tris se il palo non avesse respinto una sua conclusione proprio al 90′.
‘Dedico questo premio a mio figlio ed a tutti i miei compagni di squadra – ha detto l’asso portoghese -, senza l’aiuto dei quali non avrei certo avuto le preferenze di chi mi ha assegnato questo riconoscimento. Il Portogallo ha raggiunto il suo primo obiettivo, ora ci tocca la Repubblica Ceca, e sara’ un confronto molto aperto: 50% di chances a testa’.
Finora l’Europeo di Cristiano Ronaldo era stato con molte ombre e poche luci, e ne aveva risentito tutto il Portogallo. Il fuoriclasse era anche rimasto infastidito dal coro ‘Messi, Messi’ che lo aveva accompagnato a Leopoli per gran parte della partita contro la Danimarca. Ora si e’ riscattato contro gli olandesi, tornando quello di sempre, ovvero il fenomeno dell’isola di Madeira, idolo prima del Manchester United ed ora del Bernabeu, insomma quello delle 46 reti nell’ultima ‘Liga’.
Pero’ ‘CR7′ deve continuare cosi’, se vuole prendersi il suo secondo Pallone d’Oro: e’ quello il suo obiettivo dichiarato per la fine dell’anno, e sa che per ottenerlo deve fare un Europeo da protagonista assoluto. La sua spinta e la sua voglia d’imporsi possono quindi far volare il Portogallo. L’importante e’ lasciarlo tranquillo. ‘Bisogna smetterla – ha chiesto il ct Paulo Bento – di paragonare il rendimento che i giocatori hanno nei rispettivi club con quello in nazionale. Se n’e’ parlato fin troppo, ma e’ un argomento che non ha senso: lasciateci in pace, abbiamo fatto felice tanta gente, ma scontentato un’altra meta’, che pur di continuare a criticarci avrebbe voluto che tornassimo a casa’.
A scorrere i titoli della stampa portoghese di oggi non si direbbe, visto che secondo ‘O Jogo’ ‘Questo (Cristiano Ronaldo ndr) e’ quello Real’, mentre ‘A Bola’ ha visto un ‘Grande Portogallo ed un Enorme Ronaldo’. ‘O Correio da Manha’ dedica il titolo principale al fatto che negli ultimi quattro anni in Portogallo sia decuplicato il numero di lavoratori a salario minimo, ma come ‘anti-depressivo’ nazional-popolare non c’e’ niente di meglio che Cristiano Ronaldo. Infatti ha ‘spremuto l’arancia olandese’. Non solo un campione quindi, ma anche uno strumento di pace sociale, in attesa del Pallone d’oro.
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