All’alba di del grande esodo estivo, dove le strade saranno invase da milioni di vacanzieri ansiosi di lasciare le citta’ e raggiungere le localita’ di villeggiatura, gli italiani si dimostrano totalmente impreparati. Malgrado anni di raccomandazioni per affrontare al meglio l’esodo estivo, quando si tratta di mettersi in macchina gli italiani lasciano da parte ogni precauzione, tanto che secondo 9 esperti su 10 partono impreparati, mettendo a rischio la propria sicurezza e quella degli altri. Il risultato? Non tengono conto delle loro condizioni psico-fisiche (65%), affrontano la partenza troppo stanchi (49%), si rimpinzano di cibo o, al contrario non mangiano nulla (47%), non portano con loro sufficienti bottiglie d’acqua minerale (42%) e non si curano del caldo e delle condizioni atmosferiche (46%), rischiando disidratazione, colpi di sonno e di calore. Ecco allora che il decalogo per l’esodo sicuro.
E’ quanto emerge da uno studio promosso da In a Bottle, (inabottle.it) condotto con metodologia WOA (Web Opinion Analysis, su circa 80 esperti tra medici, nutrizionisti e dietologi per capire quali sono i rischi in vista del grande esodo e le regole per affrontarlo al meglio.
Altro che riflessi pronti e fisico riposato: gli italiani alle prese con l’esodo sono stressati, stanchi e assolutamente impreparati dal punto di vista psico-fisico. I motivi? Per 9 esperti su 10 (88%) e’ semplice, gli italiani partono assolutamente “impreparati” e “per nulla informati sui rischi” che un tale viaggio puo’ rappresentare per la salute e la sicurezza propria e degli altri. Le partenze intelligenti, secondo il 53% degli esperti monitorati, sono un concetto assolutamente sconosciuto. Per il 28% degli esperti, al massimo si tiene conto dell’orario in cui ci si mette in viaggio, cercando di non rimanere incastrati in quelli di punta. Sono invece pochissimi, conferma il 65%, gli italiani che tengono conto del proprio stato fisico e psicologico. L’importante insomma e’ mettersi in viaggio il prima possibile, senza considerare le condizioni in cui lo si fa.
Ma quali sono i rischi che si corrono partendo impreparati? Senza dubbio, dice il 39%, aumenta il rischio di trovarsi coinvolti in incidenti, dovuti a malori, scarsa concentrazione e quindi riflessi poco pronti. In ogni caso, dice il 23%, si rischia di trasformare il viaggio per andare in vacanza quasi in un incubo, per se e per chi viaggia con loro. Gli effetti di una partenza “alla garibaldina” rischiano poi di farsi sentire non solo sul viaggio, ma su parte delle tanto agognate ferie (22%).
Quali sono le categorie piu’ a rischio per l’esodo estivo? Al primo posto, naturalmente, i bambini piccoli (34%), piu’ sensibili allo stress di un viaggio disagiato e in condizioni difficili, oltre agli anziani (23%), ma per il 25% degli esperti l’esodo estivo rischia di avere effetti negativi a livello psico-fisico per tutti, indistintamente. E gli effetti sono ben visibili, secondo i monitorati, sul piano psicologico (43%). Code interminabili ai caselli, continui rallentamenti per i lavori in corso, e la stessa stanchezza accumulata durante tutto l’inverno e nei giorni prima della partenza, se aggiunti alle condizioni climatiche rappresentano un mix esplosivo, dei veri “nemici” che ci separano dalle tanto agognate ferie. Ecco allora che portano ad un aumento di ansia (33%), stress (21%) ed aggressivita’ (18%), solo per citare i disagi piu’ frequenti riscontrati negli stakanovisti dell’esodo estivo.
Eccedono col cibo, partono anche se esausti e affrontano il viaggio come una corsa a cronometro: ecco gli errori degli italiani alle prese con l’esodo. Al primo posto il fattore stanchezza (49%): i rischi sono ben noti, a partire dai riflessi rallentati, problemi di equilibrio psicologico ed eccessivo nervosismo. Al secondo posto, invece, i comportamenti alimentari scorretti, sottolinea il 47% degli esperti: tra chi parte a stomaco vuoto, pur di non perdere un secondo di vacanza, e chi, per evitare soste lungo la strada, svuota il frigorifero. I rischi? Dal classico colpo di sonno ai problemi di annebbiamento della vista, per arrivare alla gastrite e ai problemi digestivi. Poi, non si tiene conto né dell’orario della partenza né delle condizioni climatiche: per il 46% in auto scarseggiano cose essenziali, come ad esempio una buona riserva d’acqua, per far fronte al rischio di disidratazione o di crampi per la perdita di sali minerali e potassio. In piu’ quasi nessuno tiene conto dell’abbigliamento piu’ adatto per affrontare un viaggio dove le temperature di certo non aiutano (41%). Il 39% indica tra i maggiori errori il rinunciare a pause durante gli spostamenti, essenziali invece per riattivare la circolazione e per rilassarsi.
Tra gli errori diffusi anche l’eccessiva temperatura bassa dell’aria condizionata. Afferma a tal proposito Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Universita’ di Milano: “Quando si parla di aria condizionata e’ bene tenere presente due parametri: temperatura e umidita’. Se da un lato un’umidita’ eccessiva facilita il rischio di infezioni, dall’altro un’ aria troppo secca altera le condizioni della cute, rendendola piu’ permeabile. E’ bene percio’ utilizzare l’aria condizionata per deumidificare l’aria al massimo al 50% per raffreddare correttamente la temperatura corporea e scacciare il senso di malessere dovuto al troppo caldo-umido. Utilizzare poi l’aria condizionata a temperature eccessivamente basse disidrata e puo’ determinare il colpo di calore, specialmente rispetto al clima esterno. E’ bene quindi tenersi idratati bevendo acqua e verso la fine del viaggio spegnere un po’ prima il condizionatore in modo da diminuire l’impatto con l’esterno quando si scende dall’auto”.
Ma c’e’ anche chi (31%) punta il dito su tutti quegli italiani che si mettono in viaggio dopo aver bevuto grandi quantita’ di caffe’ o altri stimolanti, convinti di migliorare i riflessi. In realta’ aumenta solo il nervosismo e stress. Tutti fattori che secondo gli esperti oltre a poter trasformare il viaggio in un incubo, possono avere strascichi anche sulla vacanza stessa (48%), con il persistere di inquietudine, stress e aggressivita’.
Spiega Luca Piretta, nutrizionista e gastroenterologo, specialista in Scienza della Nutrizione Umana all’Universita’ La Sapienza di Roma: “In condizioni di viaggio ottimali non vi e’ una necessita’ spasmodica di bere ogni 10 minuti un bicchiere d’acqua; se si viaggia in automobile dunque, con l’aria condizionata regolata ad un livello adeguato sarebbe opportuno bere ogni due ore 150-200 cc di acqua. In condizioni di viaggi piu’ intensi il bisogno di idratazione cresce, tanto che diventa consigliabile bere 200 cc di acqua anche ogni ora. Per evitare il rischio di disidratazione e’ inoltre importante tenere conto degli orari in cui si viaggia e del mezzo di trasporto scelto”.
IL DECALOGO PER IL GIUSTO ESODO
Partire sempre riposati. 45 minuti di relax prima del viaggio di certo non tolgono tempo alla vacanza. In compenso garantiscono di partire con riflessi piu’ pronti e la mente piu’ lucida.
Alternare la guida a momenti di pausa e relax. L’esodo non e’ una corsa contro il tempo. Soprattutto nei tragitti lunghi e’ fondamentale fare delle soste per riattivare la circolazione e rilassarsi dalla tensione causata dalla guida.
No a follie alimentari. Partire a stomaco vuoto puo’ causare ipoglicemia e ipotensione. Di contro, evitare le grandi abbuffate. Meglio alternare pasti leggeri ma frequenti, ricchi di frutta e verdura
Integrare la perdita di sali minerali dovuti alla sudorazione Un crampo al polpaccio dovuto ad una carenza di potassio durante un sorpasso in autostrada non e’ certo indicato per un viaggio in completa sicurezza.
Non abusare di stimolanti, come la caffeina. Non serve bere litri di caffe’ prima di mettersi in auto: potrebbero avere l’effetto opposto a quello sperato.
Scegliere con cura l’abbigliamento adatto per il viaggio. No ai tessuti sintetici e antitraspiranti, prediligere tessuti naturali e confortevoli, come capi di lino e cotone.
Fare attenzione agli sbalzi di temperatura. Mai esagerare con l’aria condizionata, la differenza tra la temperatura interna ed esterna non dovrebbe mai essere superiore ai 10 gradi. L’aria secca, inoltre, aumenta il processo di disidratazione del corpo.
Bere spesso durante tutto il viaggio. Anche quando non si sente lo stimolo della sete, come accade soprattutto alle persone anziane, durante i viaggi e’ importante è importante avere sempre con sé una bottiglia d’acqua bere in continuazione piccole quantita’ d’acqua per evitare il rischio disidratazione.
Attenzione all’alcool. E non solo perche’ si rischia di sottrarre punti alla patente. Soprattutto d’estate, con il caldo, anche un bicchiere di troppo, al momento di prendere una decisione immediata puo’ far sentire i suoi effetti.
Scegliere l’orario migliore per intraprendere il viaggio. Soprattutto se in macchina ci sono bambini e anziani, e’ sempre meglio spostare di 2 o 3 ore le ferie, ma scegliere orari in cui il caldo e il sole non siano cosi’ forti. Attenzione anche agli orari che sconvolgono i normali ritmi del riposo: partire alle 4 di notte forse puo’ far trovare meno traffico, ma aumenta le probabilita’ di un colpo di sonno.
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