Colpisce la meta’ dei disoccupati o delle persone senza un’occupazione stabile, una casalinga su quattro, e il 17% di studenti e pensionati. La ludopatia, cioe’ la dipendenza patologica da gioco d’azzardo, e’ ormai una vera e propria epidemia. A lanciare l’allarme e’ uno studio svolto dal professor Matteo Temporin, dell’Universita’ Cattolica di Brescia, presentato dal Codacons durante un convegno dedicato al gioco d’azzardo.
Dallo studio, che ha coinvolto 300 persone in 20 sale giochi in tutta Italia, un ‘campione limitato’ come ha spiegato lo stesso Temporin, ma che e’ comunque una base di partenza importante per comprendere la gravita’ del fenomeno, e’ emerso l’identikit del ludopatico medio, che oltre ad essere disoccupato o con un lavoro saltuario, e’ nella maggior parte dei casi straniero, con bassa scolarizzazione e affetto da problemi di relazione. Anche le cifre che ruotano intorno al mondo del gioco d’azzardo sono preoccupanti: l’85% dei giocatori ha una perdita media di 40 euro, mentre il restante 15% che vince guadagna 120 euro. Troppo, insomma, perche’ non scatti l’allarme e non si pensi sopratutto alla prevenzione, considerato che nella maggior parte dei casi chi ha questo problema non si rivolge a un centro apposito per farsi curare forse anche perche’ non ha piena coscienza della gravita’ della propria patologia e che quando lo fa costa ai dipartimenti per le dipendenze dai quattro ai seimila euro ogni anno. A spiegarlo e’ Giovanni Serpelloni, capo dipartimento politiche antidroga presso la Presidenza del consiglio dei ministri. Potenziare il ruolo dell’Osservatorio sulla dipendenza da gioco d’azzardo, istituito con la legge Balduzzi, attivare un sistema informativo che consenta di sapere quanti sono i ludopatici, dove sono e come vengono curati, fare prevenzione nelle scuole e su internet e soprattutto regolamentare la pubblicita’ e la posizione delle slot machines (una proposta gia’ fatta con la legge Balduzzi) sono secondo Serpelloni le linee guida per il contrasto al gioco d’azzardo patologico. Tutte iniziative che potrebbero essere realizzate in un prossimo futuro, mentre il Codancons, con il presidente Carlo Rienzi, annuncia la presentazione di 20 denunce alle Procure e ai Nas per la chiusura delle sale Vlt (videolottery), ‘luoghi senza aria, luce, rumorosi, che devastano la psiche umana’, e il sostegno a un ludopatico di 31 anni che chiede allo Stato un risarcimento di 10 milioni di euro.
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