Ultime ore di campagna elettorale in vista delle Amministrative. A Roma la campagna elettorale è più accesa che mai, con il candidato del centrodestra, Gianni Alemanno, e quello del centrosinistra, Ignazio Marino, fino ad ora protagonisti quasi assoluti di una guerra a distanza fatta di interviste, dichiarazioni e comunicati stampa diramati alle agenzie. Ma ormai siamo agli sgoccioli e presto sapremo chi sarà il sindaco di Roma Capitale.
Per chiudere la propria campagna elettorale con i fuochi d’artificio, Alemanno ha organizzato per venerdì, dalle 15 alle 19, una mega manifestazione elettorale, alla quale parteciperà anche il leader del PdL, Silvio Berlusconi. Un evento politico così imponente, organizzato in una delle aree più famose e prestigiose di Roma – e del mondo, aggiungeremmo noi -, quella del Colosseo. Tanto che sembrava che l’Anfiteatro Flavio – il monumento più visitato di Roma – fosse stato costretto ad anticipare la chiusura al pubblico, per evitare confusione e disordine durante la manifestazione, “per esigenze di ordine e sicurezza”. Il palco della manifestazione, regolarmente autorizzato la scorsa settimana dal tavolo Osp, sara’ in via di San Gregorio.
Il fatto che il Colosseo fosse obbligato a chiudere, aveva creato non poche polemiche, visto che il monumento viene visitato ogni giorno da circa 14mila turisti. Un volume di persone che rende all’Anfiteatro circa 100mila euro al giorno. Siccome venerdi’ il Colosseo si pensava avrebbe chiuso entro le 15, le casse avrebbero subito un danno di circa 50 mila euro. Numeri che erano bastati a fare dire al Pd, con Matteo Orfini – membro della commissione Cultura alla Camera – che “il capriccio di Alemanno di chiudere – contro le regole – al Colosseo la campagna costera’ 50.000 euro di minori entrate per chiusura anticipata sito".
La vicenda aveva mandato in tilt, per qualche ora, anche i tour operator, che non erano pronti a modificare i loro piani con così poco preavviso.
C’era poi stata la dichiarazione del soprintendente archeologo Mariarosaria Barbera, che aveva parlato di “un danno d’immagine incalcolabile”, oltre al danno economico.
Gianni Alemanno interviene dunque per chiudere ogni polemica: si è trattato solo di un falso allarme, assicura il primo cittadino, che annuncia: “Ho gia’ chiesto al questore di Roma di fare uno sforzo in piu’ per la sicurezza” e dunque “il Colosseo e i Fori Imperiali rimarranno aperti venerdi’ fino alla normale ora di chiusura”. Quella del soprintendente Barbera per Alemanno è una “polemica puerile che cade nel vuoto. Non c’e’ alcun danno economico per la soprintendenza e il danno di immagine appare solo una faziosa dichiarazione di parte, incompatibile con il ruolo di un ufficio pubblico”.
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