L’operazione restyling per dare nuovo smalto e nuova vita al Colosseo ha preso ufficialmente il via oggi. Semaforo verde per i lavori, dunque, dopo mesi di trattative, polemiche, ricorsi: a dicembre compariranno intorno al monumento simbolo di Roma le prime impalcature. Un intervento organico, finanziato dal gruppo Tod’s con 25 milioni di euro, che non veniva effettuato da almeno 73 anni e che sara’ strutturato in tre fasi, per una durata di 915 giorni, durante i quali pero’ l’Anfiteatro Flavio non chiudera’ i battenti e si lascera’ comunque ammirare dalle migliaia di visitatori che ogni anno affollano i suoi corridoi.
I dettagli del piano di restauro sono stati resi noti oggi, durante la presentazione del progetto alla presenza del ministro per i Beni e le Attivita’ culturali, Lorenzo Ornaghi, della sovrintendente per i Beni archeologici di Roma, Mariarosaria Barbera, del sindaco di Roma Gianni Alemanno e del presidente di Tod’s, Diego Della Valle. ‘La prima fase – ha spiegato la sovrintendente Barbera – partira’ ai primi di dicembre e si concludera’ tra giugno e luglio del prossimo anno e riguardera’ il restauro dei prospetti settentrionale e meridionale e la sostituzione delle cancellate delle arcate perimetrali (fornici). La gara d’appalto – ha precisato – e’ stata aggiudicata in fase provvisoria il 27 luglio, per 6,1 milioni di euro, con un ribasso del 25,8% sulla base d’appalto e con una riduzione della durata dei lavori di 180 giorni’. La seconda fase, invece, riguardera’ la progettazione e la realizzazione di un centro servizi con biglietteria, caffetteria, bookshop, nell’area del terrapieno tra via Celio Vibenna e la piazza antistante il monumento. Diciotto mesi di interventi, che dovrebbero partire tra novembre e dicembre, dopo la gara d’appalto. Ancora in fase di progettazione l’ultima tranche, che riguarda il restauro degli ambienti interni e l’ammodernamento degli impianti, con un durata dell’intervento ipotizzabile tra i 18 e 24 mesi. ‘Quest’ultima fase dei lavori – ha precisato Barbera – dipendera’ anche da quanto riusciremo a risparmiare con le gare d’appalto. Comunque il Colosseo rimarra’ sempre aperto e alla fine sara’ visitabile un 25% in piu”.
Oltre ai lavori, per conservare e prolungare la vita del Colosseo, sara’ ridisegnata anche la viabilita’: ‘Entro il 2015 – ha annunciato Alemanno – saremo pronti e puntuali con un nuovo piano del traffico, che avra’ meno impatto sul Colosseo: sara’ liberata la rotatoria e la circolazione deviata a Colle Oppio’. Venticinque i milioni di euro messi a disposizione da Della Valle, che ha ribadito come la sua disponibilita’ sia stata dettata da puro mecenatismo, senza alcun fine commerciale. ‘Abbiamo preteso che fosse un’operazione Paese’, senza ritorni economici – ha sottolineato il patron della Tod’s -. Spero che il mio esempio sia seguito anche da altri. Il futuro dell’Italia passa anche dalla gestione dell’arte, della cultura. Abbiamo la leadership mondiale in questo settore, ma dobbiamo trasformarlo in una macchina che produca lavoro per i giovani e per le piccole realta’. Raccontiamo al mondo cosa stiamo facendo’.
Soddisfatto della partnership il ministro Ornaghi: ‘Il restauro del Colosseo – ha fatto notare – e’ un’operazione nuova che vede il coinvolgimento attivo del ceto imprenditoriale piu’ illuminato per la co-valorizzazione e la co-tutela del nostro patrimonio artistico. Vorremmo contribuire al processo di modernizzazione e puntare alla defiscalizzazione di tutto cio’ che e’ mecenatismo’.
Intanto il Codacons non molla la presa: dopo che il Tar del Lazio ha dichiarato inammissibile il ricorso che l’associazione dei consumatori aveva presentato contro la sponsorizzazione ‘Tod’s’, oggi ha annunciato di aver presentato appello al Consiglio di Stato.
NEL 2015 SENZA AUTO Un Colosseo restaurato accolto in un’area senza auto e senza ambulanti ne’ centurioni. Insomma un’area degna di uno dei monumenti piu’ famosi e visitati del mondo. La promessa viene dal sindaco di Roma Gianni Alemanno che, oggi, era seduto al tavolo di presentazione di un importante ‘traguardo per il Paese, una sfida vinta contro la cultura del ‘no” e cioe’ l’avvio del restauro dell’Anfiteatro Flavio.
Prima di tutto via le auto. ‘Entro il 2015 saremo pronti e puntuali con un nuovo piano del traffico, che avra’ meno impatto sul Colosseo, ovvero la rotatoria sara’ liberata deviando la circolazione a Colle Oppio’, dice Alemanno. Una sorta di pedonalizzazione parziale dell’area intorno al Colosseo e dei Fori Imperiali. Un progetto per il quale sono ‘necessarie opere infrastrutturali collegate anche alla stazione della metro C’ ma il piano di viabilita’ prescinde dal completamento della linea C, anche se partira’ contestualmente ai cantieri della fermata Colosseo. Ma a salvare il Colosseo da venditori ambulanti, camionbar e centurioni arrivera’ ‘gia’ dalla fine di Agosto’ un piano di regole certe che verranno fatte rispettare da una task force composta da polizia di Stato e vigili urbani. In realta’, ‘i centurioni sono gia’ stati allontanati dal Colosseo’ secondo il sindaco Alemanno ma l’operazione antidegrado non si limita all’area del Colosseo; piuttosto si estende ‘a tutte le aree di pregio del centro storico’. In pratica, la ratio di quel testo unico per il centro storico gia’ annunciato in passato, e’ quella di agganciare i divieti alla tutela di monumenti e aree archeologiche, ovvero al vincolo che insiste su aree come piazza di Spagna, piazza Navona, piazza di Pietra, Campo De’ Fiori e piazza Madonna dei Monti. Ma anche, su intere aree come quella del Pantheon o, appunto, del Colosseo.
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