"È il momento di proporre con decisione la questione" dell’ineleggibilita’ di Berlusconi "alla Giunta delle elezioni. E sara’ il MoVimento 5 Stelle l’unica forza che potra’ sostenere la linea della legalita’, del rispetto della legge, contro ogni ricatto o gioco di bassa politica". Cosi’ Paolo Becchi, professore di filosofia del diritto, sul blog di Beppe Grillo, in un post dal titolo ‘La santabarbara delle larghe intese’.
“Al Senato, nella Giunta delle Elezioni e delle Immunita’ Parlamentari – spiega-, il M5S puo’ contare su quattro esponenti (Crimi, Fuksia, Giarrusso, Bucarella). Alla Camera un deputato del M5S, Giuseppe D’Ambrosio, presiede la Giunta delle Elezioni, nella quale sono presenti altri deputati del MoVimento (Crippa, Dadone, Mucci, Sarti). Questa sara’ una battaglia che il M5S dovra’ affrontare con decisione e coraggio: dimostrare che non c’e’ compromesso politico possibile contro la legalita’ e il rispetto della legge. Dimostrare al Governo del ricatto che nel nostro Paese e’ ancora possibile il Governo delle leggi".
Becchi ricorda che "esiste una legge, la n. 361/1957, che prevede l’ineleggibilita’ per coloro che in proprio o in qualita’ di rappresentanti legali di societa’ o di imprese private risultino vincolati con lo Stato per contratti di opere o di somministrazioni, oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entita’ economica. Silvio Berlusconi e’ dunque eleggibile?".
E ancora: "L’obiezione secondo cui la dichiarata ineleggibilita’ di Berlusconi metterebbe a rischio la ‘pacificazione nazionale’ (Schifani) non e’ che la prova che questo Governo si regge sul ricatto di un uomo e del suo partito. Forse una legge dello Stato dovrebbe valere per tutti, ma non per Berlusconi? O forse, essendo del 1957, e’ una legge ‘desueta’, per qualcuno?".
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