La notizia che vede indagato il senatore di Scelta Civica, Aldo Di Biagio, è stata una doccia fredda non solo per il parlamentare, ma per chiunque lo conosca e per il mondo dell’emigrazione in generale. Di Biagio si è sempre dato da fare nell’interesse dei connazionali, sia da coordinatore Enas, sia da parlamentare della Repubblica Italiana. Da quel che sappiamo, perché Di Biagio lo abbiamo conosciuto negli anni e abbiamo sempre seguito la sua attività politica e legislativa, Aldo ha sempre agito per difendere gli interessi dei connazionali oltre confine. Di Biagio ha le sue idee, che non a tutti piacciono; ha il suo percorso dietro le spalle – eletto con il PdL per la prima volta, poi passato al Fli di Fini e poi rieletto alle ultime Politiche con la lista Monti -, un percorso che non tutti condividono, ma ha sempre fatto le proprie scelte liberamente e senza condizionamento alcuno. Il fatto di saperlo indagato dalla Procura di Roma ci amareggia. Non possiamo certo mettere la mano sul fuoco per nessuno: in politica talvolta quello che sembra più pulito è quello che ha più fango addosso. Ma non vogliamo credere che questo sia il caso di Di Biagio.
Ci sentiamo confusi quando ci capita di intraprendere le vie impervie di certe indagini, che non sempre risultano chiarificatrici delle responsabilità e delle stesse contestazioni. Noi siamo comunque garantisti, e – ribadiamo – non vogliamo credere, fino all’ultimo, fino ad essere messi davanti a prove certe, che Di Biagio sia davvero colpevole di ciò che gli viene imputato.
A caldo, possiamo dire piuttosto che ci sembra di essere di fronte alla solita giustizia ad orologeria: la vicenda che riguarda oggi Di Biagio viene già strumentalizzata dal Partito Democratico. Infatti, Di Biagio è da sempre vicino a Gianni Alemanno, sindaco uscente di Roma impegnato in questi giorni in un difficile ballottaggio all’ultimo voto. Ciò che viene addebitato oggi a Di Biagio riguarda vicende lontanissime nel tempo, che guarda caso vengono fuori ora. A pochissimi giorni dal voto con cui si deciderà chi sarà il prossimo sindaco di Roma Capitale. Solo coincidenze?
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