La sfrontatezza e l’arroganza dei nostri politicanti non conosce limiti. Ora è in atto da parte della corretta e democratica sinistra un linciaggio mediatico nei confronti di Salvini, reo di aver detto a chiare lettere quello che la maggior parte degli italiani pensa circa i campi dei rom, che, oltre a non pagare per i servizi di cui usufruiscono, sono un ricettacolo per gente non molto raccomandabile, oltre ad essere "oasi" di degrado specialmente sotto il profilo igienico -sanitario.
Circa la ridicola, fino al voltastomaco, filosofia che si sta facendo sulla parola "zingaro", è meglio lasciar perdere in quanto servirebbe solo a far credere a taluni di essere corretti e dotti. E’ superlodevole il risentimento mostrato dai "sinistri" per quanto ha detto Salvini in risposta alla critica mossagli dalla corretta, parsimoniosa ed encomiabile difensora dei derelitti, la presidenta Boldrini; tra questi difensori non poteva mancare la Rosy Bindi, sempre in prima fila quando si tratta di educazione e di correttezza, la quale così bolla le parole di Salvini: "sono un volgare e inaccettabile insulto a chi rappresenta una delle istituzioni democratiche del Paese, ma colpisce anche la dignità di tutte le donne impegnate in politica".
A questo punto viene da chiedersi se si tratta della stessa Rosy Bindi che il 5/9/2014 diede un esempio di estrema correttezza, di educazione e di eleganza quando si è lasciata andare ad alcune affermazioni e comportamenti discutibili: "ministre scelte perchè giovani e belle", disse riferendosi alle ministre di Berlusconi. Il 22/2/98, da ministro della Sanità, inserendosi telefonicamente nella trasmissione "Per tutta la vita", condotta da Frizzi, contestava energicamente quanto raccontava Funari circa una sua esperienza ospedaliera e invitava a "non fare più trasmissioni del genere in quanto non bisognava fare un uso politico dei programmi", per poi, senza nemmeno salutare, interrompere la telefonata. Il 14/10/2011 in Parlamento, infuriata contro i radicali con "grazia e signorilità" esclamò: "Quando gli stronzi sono stronzi galleggiano senz’acqua”. La Bindi, quindi, dovrebbe, a mio modestissimo parere, tenere sempre in considerazione che, soprattutto per lei vale il detto "il silenzio è oro".
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