Nuova giornata di tensioni, su piu’ fronti, in Venezuela, dove aumenta il pressing dell’opposizione per sapere ‘la verita’ vera’ sulla salute di Hugo Chavez, ricoverato all’Avana dove e’ volato suo fratello, mentre diverse fonti a Caracas e in altre capitali latinoamericane confermano la gravita’ delle sue condizioni.
‘Basta misteri, il Venezuela non e’ una colonia di Cuba’, ha tuonato oggi uno dei piu’ noti leader anti-chavisti, Antonio Ledezma, che ha proposto la creazione di una missione di parlamentari che vada all’Avana e verifichi ‘le reali condizioni di salute’ di Chavez. ‘Non sto chiedendo il permesso per fare il viaggio’, ma di verificare le sue condizioni, visto che – ha ricordato Ledezma – il 10 gennaio e’ previsto l’insediamento a Caracas dello stesso Chavez per un nuovo mandato, fino al 2019, dopo la vittoria alle presidenziali dello scorso 7 ottobre. Manca quindi ormai solo una settimana all’importante appuntamento istituzionale e le preoccupazioni e le incognite continuano a dominare lo scenario politico di Caracas.
Dagli Stati Uniti e’ arrivata l’assicurazione che Washington non intende compiere ingerenze nei confronti di un’eventuale transizione politica. Las portavoce del Dipartimento di Stato americano Victoria Nuland ha ammesso che gli Usa hanno avuto ‘contatti con tutte le parti politiche’, precisando pero’ che qualunque transizione dovesse avere luogo in Venezuela, ‘dovra’ essere il frutto di decisioni prese dai venezuelani’: non esistono ‘soluzioni fabbricate dagli Stati Uniti per questo paese’.
Dall’Avana, piu’ precisamente dalla clinica Vip ‘Cimeq’, dove Chavez e’ stato operato lo scorso 11 dicembre, continua intanto il pellegrinaggio di politici di primo piano giunti dal Venezuela, oltre che dei familiari piu’ stretti del presidente, come il fratello maggiore Adan Chavez, governatore dello stato di Barinas, da sempre molto vicino al leader ‘bolivariano’.
Adan ha incontrato all’Avana il vicepresidente Nicolas Maduro, da giorni a Cuba, e un altro personaggio chiave del potere ‘chavista’: il presidente del parlamento, Diosdado Cabello.
Il contrasto Maduro-Cabello e’, ormai da giorni, uno dei temi al centro dei gossip politici, ma anche delle analisi piu’ sofisticate, di Caracas. La loro rivalita’ non e’ un mistero, rappresentano le due correnti principali del ‘chavismo’ e del Partido socialista unido de Venezuela: Maduro e’ sostenuto da Cuba e dagli altri paesi latinoamericani guidati dalla sinistra, Cabello invece – meno popolare e carismatico del vicepresidente – e’ vicino alle forze armate: le quali sono a loro volta un attore politico ‘forte’ a Caracas e seguono in silenzio, senza perdere pero’ una mossa, l’evolvere della situazione nel paese.
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