"E’ stata una cena molto piacevole, abbiamo chiacchierato del piu’ e del meno per tutta la sera. A un certo punto pero’ gli ho chiesto: ‘Presidente, che si deve fare per ripartire?”, racconta Carlo Verdone che ieri e’ stato ospite al tavolo del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella cena ufficiale dell’apertura di Venezia 71.
Al tavolo con loro c’erano il ministro Dario Franceschini e il Presidente della Biennale Paolo Baratta, la madrina Luisa Ranieri con Luca Zingaretti.
"E la sua risposta – prosegue Verdone – e’ stato un chiaro invito a recuperare lo spirito che ha mosso gli italiani negli anni Cinquanta e Sessanta, quando c’era ancora una bella Italia. Mi ha detto che per fare un passo avanti dobbiamo guardare al passato, cambiare mentalita’ e mettere da parte divisioni e regionalismi per tornare ad essere laboriosi e uniti come lo si era in quegli anni, gli stessi nei quali si diede avvio alla costruzione dell’Autostrada del Sole. Due concetti che ha espresso con forza piu’ volte. Senza unita’ non si va da nessuna parte. E poi mi ha parlato spesso di Napoli, citta’ alla quale ho capito e’ legatissimo e che tornava spesso nei nostri discorsi".
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