Rinasce il G7 per condannare l’aggressione di Mosca all’Ucraina. Obama incassa cosi’ un forte appoggio internazionale sulla linea dura dell’isolamento a Vladimir Putin, frutto di un intenso lavoro diplomatico che continua febbrile tra le due sponde dell’Atlantico. "Il mondo e’ unito nell’affermare che in Ucraina la Russia ha violato il diritto internazionale: Mosca e’ dal lato sbagliato della storia", ha avvertito il presidente Usa in serata.
La nota congiunta del G7, diffusa dalla Casa Bianca nella nottata di ieri, mostra la determinazione della comunita’ mondiale, non solo degli alleati americani ma anche delle istituzioni europee, a sostegno del governo di Kiev: "Noi, i leader di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, e il presidente del Consiglio Europeo e il presidente della Commissione europea – esordisce il comunicato – ci uniamo per condannare la chiara violazione della Russia della sovranita’ e integrita’ territoriale dell’Ucraina".
Gli Usa cercano di recuperare cosi’ il pallino di una situazione sempre piu’ intricata. E’ vero che da anni lo stesso G8 viene accusato di non essere piu’ lo strumento principale della governance mondiale. Da tempo viene affiancato da un’altra struttura piu’ ampia, il G20, in cui sono presenti anche i nuovi colossi del ‘Brics’. Tuttavia, in un momento in cui i blindati russi occupano la Crimea e il mondo si trova sull’orlo del disastro, Obama incassa comunque un primo, parziale ma importante risultato che rilancia la sua leadership mondiale.
Il ‘Commander in Chief’, con questa nota, riesce anche a far rientrare le resistenze europee – soprattutto tedesche e in parte anche italiane – circa il futuro del summit G8 in programma proprio in Russia, a Sochi, a giugno. Sin dal primo momento, Obama aveva indicato il boicottaggio di questo vertice come il primo ‘prezzo’ da far pagare al Cremlino.
Il segretario di Stato John Kerry era arrivato a minacciare Putin ipotizzando una sua clamorosa cacciata dal ‘Gruppo degli 8′. Una posizione accolta con "scetticismo" da Berlino ma che ora trova un punto di compromesso nell’ambito G7. "Le azioni russe in Ucraina – si legge nella nota del G7 – violano i principi e i valori che animano il G7 e il G8. Quindi abbiamo deciso per il momento di sospendere la nostra partecipazione alle attivita’ connesse alla preparazione del G8 di giugno a Sochi, fino a quando non tornera’ il clima in cui il G8 sia in grado di avere una discussione significativa".
Tuttavia anche nelle ultime ore, in vista del vertice straordinario dell’Ue di giovedi’, nel Vecchio continente si registrano sensibilita’ diverse. Sul fronte della fermezza, Francia e Gran Bretagna, con la Polonia e i Paesi baltici. Piu’ prudenti, attenti a non rompere ogni contatto con Mosca, l’Italia e la Germania. "Stiamo provando a tenere aperta la strada del dialogo", ha spiegato il ministro degli Esteri Federica Mogherini arrivando al Consiglio straordinario Esteri di Bruxelles mentre poche ore prima Matteo Renzi avevano esortato a non lasciare "nulla di intentato".
Il confronto con il Cremlino resta pero’ molto difficile. Fonti Usa raccontano al New York Times di una Angela Merkel "estremamente irritata" con Vladimir Putin, e che al telefono con Barack Obama avrebbe affermato di "non esser sicura" che il leader russo "abbia ancora contatto con la realta’". "Vive in un altro mondo", avrebbe detto la cancelliera. Insomma, sono tante le incognite al centro del lavoro diplomatico di queste ore. Punto fermo rimane l’impegno, ribadito dal G7, di lavorare a una mediazione internazionale per venire incontro alle preoccupazioni da parte di Mosca circa la sicurezza e la tutela della minoranza russa che vive in Ucraina. Di contro pero’ si ribadisce la netta scelta di campo a favore del governo di Kiev, a cui il G7 promette appoggio non solo politico ma anche economico.
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