Dal punto di vista politico ormai la Penisola appare tutta, o quasi, gialloverde. Ma Forza Italia non ci sta a restare fuori dai giochi. Così si fa sentire con Silvio Berlusconi, intervenuto anche di recente agli Stati Generali del partito che si sono svolti in Abruzzo, e con il suo numero due, Antonio Tajani.
Nominato alcuni giorni fa vicepresidente di Forza Italia, Tajani ha rilasciato una lunga intervista a La Verità, quotidiano diretto da Maurizio Belpietro.
Secondo il presidente del parlamento europeo “bisogna rilanciare il partito”: è proprio questa la missione che gli ha affidato l’uomo di Arcore. “Avvierò una stagione di allargamento. Punterò su movimenti civici, società civile, congressi”, assicura Tajani, che rivendica quindi che il ritorno dei voucher è una vittoria di Forza Italia: “È chiaro che è partito tutto dall’intervento di Berlusconi. Infatti Di Maio l’ha attaccato”. Prossimo obiettivo “impedire la chiusura dell’Ilva. Sarebbe una follia” e poi “impedire che venga boicottata la Tav”.
Tra le prossime sfide, quella delle Europee 2019. Berlusconi sarà candidato in tutti i collegi? “Non so, deciderà lui. C’era anche un’idea… Quella di candidarlo al Sud, per fare una grande battaglia per il Mezzogiorno”, “sto mettendo già a punto un pacchetto di fondi già disponibili… Fondi europei non utilizzati, fondi della Cassa Depositi e Prestiti, fondi privati (cioè delle banche), fondi della Banca europea degli investimenti. Per realizzare le infrastrutture. Perché l’alta velocità si deve fermare a Salerno?”.
Tajani ha tutte le intenzioni di fare bene: “Ho accettato l’incarico in Forza Italia per spirito di servizio”. E’ convinto che il governo “cadrà da solo. Per le innumerevoli contraddizioni interne. È evidente che stanno insieme per un unico motivo… Spartirsi le poltrone”.
“Che cosa ha a che fare il presidente Fico, che viene dai centri sociali, con gli elettori della Lega?”, dice Tajani, dimenticandosi tuttavia che anche Matteo Salvini arriva dai centri sociali, come il Leoncavallo di Milano, che l’attuale vicepremier e ministro dell’Interno frequentava da giovane padano.
Fin quando durerà questo esecutivo Jamaica? “Il panettone gli va di traverso. Non so se mangiano l’uovo di Pasqua”. Fa quindi un punto molto critico sull’azione di governo: “Non stanno facendo nulla per l’economia. Dov’è la flat tax? E l’abolizione della Fornero? Non avevano detto che li approvavano al primo Consiglio dei ministri?”.
Savona? “Non vedo strategia, al di là di dire: andiamo a Bruxelles e gliela facciamo vedere…”. Per il decreto dignità parla di “un disastro che danneggia le imprese. E che, senza voucher, farebbe solo aumentare il lavoro nero”. “Come possono fare insieme reddito di cittadinanza, flat tax e abolizione della Fornero? Non scherziamo. Se lo fanno, dopo un mese non pagano più stipendi a maestri e carabinieri”, “io l’ho fatto lo sforamento. Quando ero commissario europeo diedi all’Italia la possibilità di sforare il tetto del 3 per cento per pagare i debiti della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese. Beh, non è stato utilizzato”, “certo che si può sforare. Ma dipende per fare cosa. Non si può sforare per incrementare il debito pubblico. Così si danneggia solo l’economia”.
Sul taglio dei vitalizi il vicepresidente di Forza Italia: “Pensano di risolvere i problemi così? Con 40 milioni di euro? Guardi: quando ho smesso di fare il commissario europeo ho rinunciato a mezzo milione di euro di buonuscita… E anche adesso rinuncio a 1.200-1.300 euro al mese di indennità da presidente del Parlamento europeo. Dunque ho la coscienza più che a posto da questo punto di vista. Ma i vitalizi non possono essere fumo negli occhi dei cittadini per nascondere i fallimenti del governo”.
Sui migranti il governo “ha avuto il merito di porre il tema al centro dell’attenzione. Ora bisogna trovare le soluzioni”. Tajani, alla vigilia di una sua missione in Niger, sostiene che occorre “un piano Marshall per l’Africa. Sa quanti saranno gli abitanti dell’Africa nel 2050? Due miliardi e mezzo. Se non cambiamo le loro condizioni di vita, quelli partono tutti”, “si può cominciare subito. Per esempio domani in Niger vado con imprenditori europei dell’agro-industria, dell’ambiente e dell’energia. Farò un’azione concreta”. Inoltre evidenzia la necessità di rendere gli hotspot in Africa “più umani. Domani parto per il Niger. Lì i campi profughi hanno già una dimensione più umanitaria”. Inoltre evidenzia che “l’altro giorno ero in Libia. È partita una nave della guardia costiera per il soccorso ma si è dovuta fermare perché non aveva benzina”. E conclude; “L’Italia deve cambiare l’accordo fatto dal governo Renzi… Per avere un po’ di flessibilità abbiamo accettato di accogliere noi tutti gli immigrati”.