In nome della tanto decantata spending review, solito inglesismo per fregare i contribuenti, l’attuale governo si appresta a dare un colpo mortale alle forze di Polizia e dei Carabinieri. Che la mazzata sarà devastante è confermato dalla dichiarazione del ministro dell’Interno Alfano, al cui confronto lo scorretto Fini sembra un chierichetto di primo pelo, il quale ha spiegato che "il capitolo di revisione della spesa riguarda una razionalizzazione che non significherà tagli indiscriminati e abbassamento del livello di sicurezza". Si può essere più ipocriti? Fosse stato zitto non ci avrebbe guadagnato in credibilità, pure se da tempo non sa più cosa sia? Di quale sicurezza parla se le città e le periferie sono ormai, anche in pieno giorno, terra da far west? Alfano, oltre a dire amenità, farebbe bene, anche per guadagnarsi il lauto stipendio che prende, a prendere coscienza di ciò che avviene tutti i santi giorni.
Questo provvedimento è talmente sconcio ed inopportuno che sicuramente la malavita al completo organizzerà una manifestazione per ringraziare tutti i politici che hanno pensato ed attuato tale porcata. Ad onor del vero e ad essere obiettivi, ridimensionare le Forze dell’Ordine alla fine non sarà un dramma, in quanto in un paese, ove gli sforzi delle forze dell’ordine spesso e volentieri vengono vanificati da una certa magistratura, non ha senso far rischiare la vita ai fedeli servitori dello stato. Speriamo che i tagli non tocchino le scorte ai politici i quali senza gli angeli custodi, pronti anche a spingere i carrelli per la spesa, si sentirebbero oltremodo frustrati e con la sensazione di non rappresentare più niente.
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