“Apparato” del centrodestra vuol dire che “si riuniscono fra di loro e pensano di decidere per un popolo e non è più così. Nel 2010, alle regionali, senza la lista vincemmo perché bastò la parola di Berlusconi verso la Polverini, oggi non c’è più quella storia”. Risponde così il candidato sindaco di Roma de La Destra, Francesco Storace, a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24 sulla polemica delle mancate primarie del centrodestra nella capitale. E alla domanda se avrebbe sostenuto Alfio Marchini se fosse stato il candidato unico del centrodestra, magari eletto dalle primarie, risponde: “Se fosse stato eletto dalla primarie sì, l’ho sempre detto questo, anche per Bertolaso valeva, se avessero avuto il coraggio di chiamare il popolo al voto io per lealtà mi sarei adeguato alla volontà popolare”. E aggiunge: “Berlusconi con questo gesto ha impedito la riunificazione del centrodestra, perché se ci sono cinque soggetti che le chiedono e uno che non le vuole, se si fa sulla volontà di quello che non le vuole, il centrodestra non c’è più”.
Storace ha il sostegno anche di Gianfranco Fini: “Fini non è un alleato, è un elettore, che ha un suo percorso. Quando io ho fondato La Destra lo feci soprattutto contro di lui perché contestavo le scelte che aveva imposto ad Alleanza Nazionale, penso il partito unico e tutto quello che è successo. Se anni dopo lui indica me, lo prendo anche come un riconoscimento, avevo ragione io. A Roma abbiamo milioni di elettori. Fini sicuramente è un autorevole elettore, ma non è che c’è un patto. Ha detto sulla scheda ci sono questi nomi, questo è quello di destra, ha detto la verità, non è che ha detto una bugia”.
A una domanda sul Movimento Cinquestelle, che a Roma ha scelto una donna come candidato: “Hanno fatto bene”. E alla domanda se i Cinquestelle a Roma gli facciano paura risponde: “No, li vedo abbastanza impacciati. Pensare il consiglio comunale con 29 consiglieri M5S che magari prenderanno 100-150 voti senza aver alcun collegamento con la città secondo me sarebbe un errore. Ma alla fine è il popolo che è sovrano, quindi, se li sceglie, se li tenga, i Cinquestelle. Io mi batterò per evitarlo".
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