Hanno un rilievo importante, in quantita’, i tagli inferti alle Regioni con il decreto sulla spending review. I capitoli dolenti sono naturalmente quelli legati alla sanita’ e al trasporto pubblico locale, sui quali piu’ di un governatore nei giorni scorsi ha mosso piu’ di una critica.
Ecco di seguito i tagli effettuati per i due comparti.
– SANITA’ La sforbiciata decisa dal decreto e’ pari a 900 milioni di euro per il 2012 (quindi a esercizio in corso), 1,8 miliardi nel 2013 e 2 miliardi nel 2014.
– TRASPORTO PUBBLICO LOCALE La riduzione e’ pari a 700 milioni di euro per il 2012 e 1 miliardo di euro per il 2013. Questo ridimensionamento risulta a a titolo generale, ma, essendo il finanziamento al Tpl l’unico trasferimento strutturale ancora in vita da parte dello Stato alle Regioni, viene considerato da queste ultime direttamente riferibile al trasporto pubblico locale.
Con il dl 78 del 2010 l’esecutivo decise di tagliare i trasferimenti alle Regioni a qualsiasi titolo per 4 miliardi per il 2011 e per 4,5 miliardi per il 2012. Cosi’ facendo i trasferimenti del Tpl passarono da 2,05 miliardi di euro a zero.
Piu’ tardi, a seguito di un accordo in Conferenza Stato-Regioni, il Governo ha stanziato di nuovo al settore portandolo a 1,74 miliardi per il 2012, con un minore esborso da parte dello Stato centrale per circa 300 milioni di euro.
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