Non ci siamo nemmeno accorti della maschera da mummia, ne’ delle orecchie enormi di alieno, ma abbiamo sentito un uomo di grande capacita’ oratoria, determinato nella propria difesa e certamente in grado di guidare almeno una grande coalizione popolare, se proprio deve rinunciare alla guida del Paese per i veti incrociati dell’isolamento europeo e dello snobismo italiano.
Berlusconi ha parlato alla presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa per un’ora e venti, lasciando lo stesso giornalista, armatosi di buona volonta’ insieme a Massimo Franco e a Marcello Sorgi, a cercare disperatamente di inserirsi nell’arringa o comizio che fosse, per fargli la domanda fatale che avrebbe consentito di mettere la propria firma sullo scoop della settimana.
Niente da fare: il Cavaliere, come si suol dire in grande spolvero, per nulla depresso o intimorito dal sarcasmo di questi giorni, ha dato prova di sapere abilmente glissare sulle sue decisioni "definitive" e di sapere altresi’ ricaricare il suo popolo con la forza di una energia veramente invidiabile.
Bersani? Grillo? Perfino Renzi scompare dinanzi all’irriducibile combattivita’ di un signore bastonato da tutte le parti che non rinuncia ad essere protagonista. Complimenti, Silvio!
Noi aspettiamo come tutti che tu lasci alla paziente tessitura di Alfano la possibilita’ di riunire i moderati che sono rimasti in stand by; ma e’ solo perche’ l’esperienza ci dice che soli contro tutti non si va da nessuna parte. Sei sempre un grande showman e per ascoltarti quando sei in forma pagheremmo anche di più di quei due euro di tassa che la sinistra impone alla gente per finanziare sia primarie che ballottaggi; la chiamano democrazia, loro, ma a noi sembra piuttosto una gran bella invenzione per entrate milionarie. Esentasse?
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