Angelino Alfano, ministro dell’Interno, a margine di una conferenza stampa sul bilancio dell’esodo estivo, interviene sulla dura presa di posizione di ieri dei i rappresentanti sindacali del comparto sicurezza (polizia di Stato, polizia penitenziaria, corpo forestale, vigili del fuoco e Cocer interforze), i quali hanno diramato un comunicato di fuoco contro il governo agitando lo spettro di uno sciopero generale entro settembre in seguito all’annuncio del ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia sul blocco per gli stipendi degli statali anche nel 2015.
Per Alfano le richieste dei sindacati del comparto sicurezza sono "legittime" ma "i toni e modi usati ieri sono stati eccessivi. Sono convinto comunque che ci sono le condizioni per affrontare con serenità il problema e risolverlo".
Il premier Matteo Renzi nelle scorse ore ha fatto sapere: "Riceverò personalmente gli uomini in divisa ma non accetto ricatti". Alfano sottolinea: "Incontreremo i rappresentanti sindacali delle forze di polizia" e "già oggi vedrò al Viminale i vertici del corpo". E aggiunge: "Agli operatori di polizia è riconosciuta la specificità e noi lavoreremo perché sia assicurata nei mesi prossimi”. Il governo sta lavorando "non per il rinnovo del contratto, che non è stato richiesto, ma per eliminare i blocchi salariali e speriamo che questo sforzo non venga complicato dai toni eccessivi del comunicato di ieri. Sono convinto che ci siano le condizioni per affrontare con serenità, da tutte le parti in causa, il problema e risolverlo".
Oronzo Cosi, segretario generale della Uil polizia: "Apprezziamo vivamente le parole del ministro dell’Interno che, nel riconoscere l’importanza del lavoro in divisa, si è impegnato a risolvere con serenità la questione dello sblocco delle loro retribuzioni, su cui da troppo tempo ci giungono voci discordanti e su cui è necessario avere finalmente risultati concreti”.
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