Il Consiglio dei ministri ha approvato in via preliminare uno schema di decreto legislativo su proposta del ministro dell’Economia (Mario Monti) per conferire "funzioni e compiti particolari" a Roma Capitale, tenuto conto che oggi sono scaduti i termini per l’esercizio della delega. Durante il Consiglio dei Ministri di oggi, che precede la cosiddetta "settimana europea" del nuovo Presidente del Consiglio Monti, il Premier avrebbe detto che "Il parlamento è il luogo decisivo per torvare le risposte necessarie nell’attuale fase di emergenza". Fatti e dichiarazioni che hanno fatto imbufalire la Lega Nord che, per bocca di Roberto Calderoli: "Sono onorato di aver bloccato nelle ultime due sedute del Consiglio dei ministri il decreto legislativo sulle funzioni di Roma Capitale, perché quel decreto era impresentabile ed inaccettabile, come testimoniato, peraltro sia dalla contrarietà della governatrice del Lazio, Renata Polverini, che aveva revocato in forma scritta l’intesa già sottoscritta a riguardo con il sindaco Gianni Alemanno, che dalla non condivisione di numerosi dicasteri. Stupisce che un governo che a parole nasce per mettere in sicurezza i conti dello Stato e per promuovere la crescita del Paese approvi, come suo primo atto legislativo, un decreto che servirà soltanto a promuovere la spesa pubblica a vantaggio di una cicala che ha creato il più grande debito pubblico assoluto di un Comune nella storia, una cicala che ha già ricevuto troppo. Basta soldi a Roma!"
Al contrario, molto felice il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che si riferisce al decreto come ad "un successo del Pdl perché questo decreto era stato elaborato dal governo Berlusconi con una grande attenzione da parte nostra", e rispondendo a Calderoli dichiara che "Da quando l’ex ministro inserì la norma su Roma Capitale nella legge delega sul federalismo fiscale e dopo la questione dei ministeri al nord, la Lega si è messa totalmente di traverso. Oggi si sente che non è più nel governo; quindi questo è un successo di tutti, trasversale, nei confronti di chi voleva discriminare Roma".
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