Scuola, occupazioni e sgomberi, sale la protesta negli istituti della capitale. Sabato 24 novembre è atteso il grande corteo, con una mega mobilitazione degli studenti romani. La folla si muoverà in massa da Piramide e da piazzale Aldo Moro a partire dalle ore 9. Sempre dalle 9 fino alle 14 è previsto anche un sit in a viale Trastevere, sotto il ministero dell’Istruzione. Il clima, quindi, si preannuncia caldo e infuocato, anche perché sfileranno pure i militanti di Casa Pound, da piazza Mazzini fino a Ponte Milvio.
Lo scorso 7 novembre la protesta studentesca si era già allargata a macchia d’olio, con l’occupazione di nove istituti. Nel dettaglio, quattro romani (Alberghiero Elsa Morante al Laurentino, ITCS Giovanni da Verrazzano e liceo scientifico Teresa Gullace nel X municipio, ITCS Bachelet a Boccea), tre a Ostia (liceo scientifico Enriques, liceo classico Anco Marzio, liceo scientifico Labriola, ITIS Faraday) e uno ad Acilia (istituto superiore Carlo Urbani).
Successivamente se ne sono aggiunti altri. Sono state numerose le adesioni nelle scuole romane, sia alla formula della occupazione vera e propria, sia a quella della cogestione con i docenti. Lo scorso 21 novembre un corteo di studenti dei licei Giulio Cesare, Avogadro e Montessori ha attraversato le strade del II municipio. Il liceo Tasso invece ha optato per fare una lezione all’aperto a piazza del Popolo. Gli studenti del liceo Macchiavelli hanno dato vita ad una iniziativa più fantasiosa. Hanno inscenato un funerale della scuola pubblica, che si è mosso da piazza dei Cinquecento fino a piazza della repubblica e a via Nazionale. Suggestiva la scenografia con bare e vestiti a lutto. Sempre il 21 novembre è stato sgomberato l’istituto psico pedagogico Margherita di Savoia.
Il primo episodio di sgombero risale a sabato scorso con le forze dell’ordine che hanno fatto irruzione nella scuola e l’hanno sgomberata. Gli studenti successivamente si sono riuniti fra di loro facendo il punto della situazione. A spiegare la situazione è la madre di una studentessa: “L’istituto è occupato dal 12 novembre – spiega G.M. mamma di un’allieva diciassettenne -. I motivi sono molteplici, dalle porte rotte dei bagni che impedisce alle ragazze di usufruire dei servizi, alla scarsa pulizia dei vetri, al riscaldamento aperto solo due ore al giorno”. “Esistono anche altre questioni – continua G.M.-. I ragazzi sono contrari alla riforma Gelmini. Si sentono rammaricati dal fatto che per lavorare occorre esperienza, ma l’esperienza si fa sul campo del lavoro, quindi diventa il cane che si morde la coda. Inoltre si discute sul prolungamento delle vacanze natalizie ed altri argomenti di interesse comune”. E ancora: “Gli studenti nella scuola sono 754, di cui 480 firmatari dell’occupazione. Nei giorni scorsi i ragazzi hanno telefonato ai Carabinieri, che sono venuti a controllare i danni esistenti ed hanno affermato che sarebbero continuati a venire per continuare a verificare eventuali danni ed incursioni notturne da parte di minorenni”.
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