L’Ambasciata d’Italia di Panama sta seguendo da vicino, con la giusta attenzione, il caso di Paolo Moschini, 53enne italiano morto l’altro giorno nella Repubblica Dominicana, a Pedernales. Ad assicurarlo a Italiachiamaitalia.it è l’ambasciatore italiano a Panama, Giancarlo Curcio: “sia i competenti funzionari di questa Ambasciata che il competente Vice Console onorario in Azua, Arch. Odoguardi, appena appresa la notizia, si sono attivati per avere ogni utile informazione da parte delle rispettive autorità dominicane e fornire l’opportuna assistenza ai familiari del defunto”, spiega il diplomatico, che aggiunge: “il Vice Console Odoguardi si è recato immediatamente a Pedernales per prendere contatto personale con le relative autorità locali per gli adempimenti di competenza”.
Dopo l’intervista di ItaliaChiamaItalia alla moglie di Paolo, Eleonora Antonietta, ripresa e rilanciata anche dal Corriere della Sera, il caso Moschini è diventato un vero e proprio mistero. La moglie ci ha detto di non credere alla storia dei tre giorni passati a bere senza mangiare, perché “mio marito non era un alcolizzato”. Inoltre, qualche ora prima di morire, l’italiano a Pedernales scriveva sul proprio profilo Facebook di essere stato aggredito, “volevano rapinarmi”…
L’ambasciata italiana di Panama è in contatto con la moglie di Moschini, sottolinea l’ambasciatore Curcio, “per fornirle ogni opportuno sostegno nella vicenda”.
IL CAOS NELLA RD SENZA AMBASCIATA Sulle nostre pagine, negli ultimi giorni, ma in realtà in tutti questi ultimi mesi, abbiamo denunciato più volte il caos in cui è piombata la comunità italiana della Repubblica Dominicana da quando non c’è più una nostra ambasciata a Santo Domingo. E’ l’ambasciata d’Italia a Panama, dal 1 gennaio, ad occuparsi della RD.
Curcio ci dà una speranza, la speranza che presto tutto questo caos possa finire: “questa Ambasciata, in raccordo con la rete consolare onoraria in RD, sta provvedendo a riscontrare le numerosissime richieste di servizi consolari presentate da connazionali in RD sulla base delle modalità operative di erogazione dei servizi consolari pubblicate nella pagina web di questa Ambasciata, di facile consultazione per l’utenza”.
L’ambasciatore prosegue: “siamo ancora in attesa dell’assenso da parte delle autorità dominicane per il proposto riassetto della nostra rete consolare onoraria nel Paese, che prevede, in particolare, l’istituzione di un Consolato Generale onorario a Santo Domingo. Ciò – precisa Curcio in conclusione – consentirà aumentare ulteriormente la nostra capacità operativa nel Paese a beneficio della nostra comunità ivi residente”.
Ci auguriamo che tutto questo possa avvenire presto, nell’interesse dei nostri connazionali e di tutti quei dominicani – sono tantissimi – che hanno uno stretto rapporto con l’Italia e che dallo scorso 1 gennaio non hanno a chi chiedere il visto per poter visitare lo Stivale. Con grande perdita per il nostro turismo ma anche per i rapporti economici, politici e istituzionali tra i due Paesi.
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