San Patrizio, nato alla fine del secolo quarto, è stato uno dei missionari cristiani di maggior successo nella storia. Nato in Gran Bretagna da una famiglia cristiana di cittadinanza romana, fu fatto prigioniero all’età di 16 anni da un gruppo di predoni irlandesi che attaccarono le proprietà della sua famiglia.
Per sei anni visse prigioniero in Irlanda finché riuscì a fuggire in Gran Bretagna. Folgorato da una rivelazione, credendosi chiamato da Dio alla missione di cristianizzare l’Irlanda, dal 432, prese ad evangelizzare con tenacia.
Alla sua morte, nel 461, e per la tradizione appunto il 17 marzo, la verde isola era quasi interamente cristiana.
Si terrà proprio domani, 17 marzo, la prima parata del St Patrick’s Day a New York. Oggi il St. Patrick’s Day è una sorta di festa nazionale negli Usa, visto che negli Stati Uniti sono milioni gli americani di origine irlandese che celebrano in questo giorno la loro identità culturale con una vigorosa baldoria di stampo vichingo (che in questi ultimi anni ha contagiato anche altri paesi occidentali, compresa l’Italia).
In Irlanda, invece, il St Patrick’s Day ebbe le sue prima parate dalla fine dell’Ottocento con un carattere prettamente religioso (fino agli anni Settanta i pub avevano l’obbligo di rimanere chiusi) ed è diventato festa nazionale solo dal 1996.