‘Si’, va be’. Ma quel giorno io non giocavo…’. Francesco Totti, a poche ore dalla partita contro il Liverpool, al mitico Fenway Park di Boston, scherza con chi gli ricorda quella ‘maledetta’ finale di Champions 28 anni fa, quando ancora si chiamava Coppa dei Campioni. E’ l’appuntamento clou di questa fortunata tournee americana. E Il capitano e’ decisamente di buon umore. Dopo la tempesta di ieri, sulla citta’ del Massachusetts domina un bel sole e una brezza primaverile. L’ideale per l’allenamento, che si e’ svolto nel campo del Mit, il Massachusetts Institute of Technology, nel cuore del Campus di una delle universita’ piu’ esclusive al livello internazionale. L’anno scorso 17mila tra i migliori studenti al mondo hanno fatto domanda, ma meno del 10% e’ riuscito a passare l’esame di ammissione. Questo luogo e’ giustamente considerato la culla dei Premi Nobel Made in Usa. Nelle aule attorno al campo dove oggi la Roma ha preparato la partita con i Reds di Liverpool, hanno studiato e si sono laureati ben 77 premiati dalla Accademia svedese. Il suo motto e’ ‘mens et manus’, come dire teoria e pratica. Ossia, bel gioco, ma magari anche qualche risultato. Che e’ in fondo quello che chiedono tanti tifosi romanisti a questa Roma targata Zeman. E il test di oggi, tutto sommato, segnera’ una piccola tappa nella storia di questa squadra. Ma quando si pensa a Roma-Liverpool, per generazioni di tifosi, magari sopra la quarantina, il ricordo vola a quella storica finale dell’84. ‘All’epoca di quella partita – prosegue il capitano – ero piccolo. La vidi in tv con i miei genitori a casa. Quello che ricordo bene e’ la delusione dei miei’.
Anche Zdenek Zeman, oggi, a poche ore dal match, dopo l’allenamento si lascia andare ai ricordi: ‘La vidi in Sicilia, a Licata. Ero gia’ da anni allenatore, e quello fu l’anno della nostra prima promozione, dalla C2 alla C1. Ricordo bene i rigori e la delusione della gente… ma all’epoca Roma per me era lontana…’. Oggi invece, la Roma e’ indissolubilmente legata, anche affettivamente, a Zeman, al suo carisma e alla sua straordinaria storia personale.
Intanto, il boemo ha gia’ dato il suo benvenuto a Mattia Destro, che domani mattina dovrebbe sottoporsi alle visite mediche a Roma. Partito stamani da San Vito di Cadore, dove e’ in ritiro il suo ‘ex’ Siena, il 21enne attaccante, prima di arrivare in serata nella Capitale, ha fatto una breve sosta a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) per salutare i genitori.
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