Suggerivano le risposte giuste del test con i clic di una penna a scatto: una volta corrispondeva ad un si’ due ad un no. Oppure, senza perder tempo a cercare stratagemmi da liceo, si sedevano direttamente al computer per compilare i questionari. A finire in manette questa mattina quattro pubblici ufficiali della Motorizzazione civile di Roma e due titolari di autoscuole accusati di corruzione nell’ambito di un’inchiesta contro le patenti ‘facili’ rilasciate agli stranieri.
Venti giorni per una patente nuova di zecca e fino a 4mila euro per la garanzia di ottenerla. Queste le cifre che cinesi, magrebini, egiziani, indiani, romeni, etiopi e moldavi hanno pagato per avere la loro licenza di guida. In Italia, per legge, gli extracomunitari sono tenuti a conoscere la nostra lingua per poter conseguire il titolo. E molti hanno pensato di percorrere la ‘scorciatoia illegale’: tra questi anche due italiani ormai stufi di essere continuamente bocciati all’esame.
Il blitz della Polizia locale di Roma Capitale e’ scattato questa mattina all’alba. Al bilancio dell’operazione, coordinata dal vicecomandante dei vigili Antonio Di Maggio, si aggiungono anche 59 indagati e 100 patenti sequestrate. Dall’inchiesta, partita dal gennaio 2011 e portata avanti dal gruppo Sicurezza pubblica ed emergenziale, e’ emerso che i pubblici ufficiali della Motorizzazione arrestati aiutavano durante gli esami gli stranieri. Ad incastrarli intercettazioni telefoniche, ambientali e pedinamenti. Ma soprattutto filmati. Nelle sale d’esame di due sedi della Motorizzazione, via Salaria e via Laurentina, sono state installate otto telecamere che per circa 45 giorni hanno videoregistrato lo svolgimento dei test. E proprio in queste immagini i funzionari vengono piu’ volte ‘beccati’ mentre lanciano segnali in codice o si avvicinano alle postazioni per completare i test con le risposte giuste al posto dei candidati.
Le ordinanze di custodia cautelare, richieste dal procuratore aggiunto Alberto Caperna e dai sostituti procuratori della Dda Roberto Felici e Carlo La Speranza ed emesse dal gip Antonella Minunni, sono state sette: all’appello manca ancora un pubblico ufficiale che non e’ stato rintracciato dagli agenti perche’ in ferie. Tra gli arrestati anche il legale rappresentante di un consorzio cui fanno parte 40 autoscuole di Roma e provincia, in particolare del litorale (Anzio, Nettuno) e dei Castelli Romani.
‘L’operazione portata a termine – ha commentato il sindaco Alemanno – e’ frutto di un lavoro in sinergia, che dimostra professionalita’ e competenza. Un segnale importante a garanzia non solo della legalita’ ma della sicurezza dei cittadini e degli utenti delle strade della nostra città’.
Neanche un mese fa, lo scorso maggio, sempre la Polizia locale di Roma Capitale e’ stata impegnata in un’altra operazione per contrastare il giro di patenti ‘facili’: posti di blocco in diversi punti della citta’ ed un semplice test di italiano ‘on the road’ per scoprire se gli stranieri, in particolare cinesi, conoscessero la lingua italiana.
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