Sorridente e rilassata nella sua abitazione di Roma, la professoressa Rita Levi Montalcini ha voluto festeggiare il suo 103 compleanno, accanto alla nipote Piera venuta per alcuni giorni da Torino, con i suoi piu’ stretti collaboratori dell’Ebri, il professor Pietro Calissano (Vicepresidente), il professor Antonino Cattaneo (Coordinatore Scientifico), il professor Giuseppe Nistico’ (Direttore Generale) e Piero Ientile (segretario Particolare della professoressa). Un goccio di champagne accompagnato da una fettina di torta mimosa e sullo sfondo un flashback di ricordi antichi e recenti, ma anche alcuni progetti per il futuro.
Ancora capace di emozionarsi e di entusiasmarsi per le ricerche dei suoi collaboratori all’Ebri, la Montalcini si e’ anche soffermata con Cattaneo, leader del laboratorio in cui sono stati condotti gli esperimenti, a discutere della sua ultima scoperta e cioe’ del ruolo dell’NGF, molecola per la quale le e’ stato conferito il premio Nobel nel 1986, nelle fasi iniziali della vita embrionale, ricerche pubblicate su uno degli ultimi numeri della prestigiosa rivista scientifica statunitense PNAS. Ma l’emozione piu’ grande, ha confidato ai suoi collaboratori, da lei provata negli ultimi anni, e’ stata quando ha appreso che la molecola da lei scoperta e’ ormai in commercio in Cina per la terapia di alcune forme di polineuropatie periferiche e quando ha saputo del recente rinnovo dell’accordo fra l’Ebri e la bioway biotech di Xiamen, che portera’ allo sviluppo di una variante di NGF ricombinante umano identificata all’Ebri da Cattaneo per il trattamento della malattia di Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative. "E’ straodinario – ha detto Nistico’ – come il cervello, all’eta’ di 103 anni possa mantenere inalterate le capacita’ creative e sia ancora in grado di elaborare idee originali".
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