"Il Pd, nei primi giorni dello scorso anno, ha proposto a tutte le forze politiche un percorso di riforma della seconda parte della Costituzione, per far si’ che le nostre Istituzioni siano in grado di muoversi a tempo con la società. Noi stiamo decidendo della quotidianita’ dei cittadini italiani e della capacita’ delle istituzioni di vincere le sfide dell’oggi. L’Italia ha bisogno di un responsabile coraggio riformatore liberandosi della tentazione di dire no a qualsiasi cambiamento, oggi il tempo e’ scaduto, oggi dobbiamo fare un passo avanti". Lo ha detto il deputato e vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, nel corso delle dichiarazioni di voto sul ddl Boschi.
Un voto che spacca Forza Italia, ma anche il Pd. “Credo che qui in Aula saremo in quattro, questo il bilancio dei dissidenti del Pd su questa votazione: Pastorino, Civati, Boccia e Fassina, gli altri votano tutti a favore" del ddl Boschi sulla riforma costituzionale. Lo spiega Pippo Civati conversando con i cronisti a Montecitorio. Ma Pierluigi Bersani non ci sta: “Se si dice che la legge elettorale da votare e’ questa, la voti chi se ne assume la responsabilita’. Per me una cosa cosi’ non e’ votabile".
"Il Pd e’ casa mia, se votano con Verdini devono spiegare perche’ qualche altro del Pd vota" le riforme costituzionali "con Verdini invece di votarle con tutto il Pd, sara’ mica un problema mio…", aggiunge Bersani.
Così la minoranza Pd si ricompatta attorno a un documento politico per chiedere ufficialmente a Matteo Renzi un ripensamento sulla legge elettorale. A quanto si apprende, lo firmeranno tutti i componenti della minoranza in commissione Affari costituzionali della Camera (circa una decina), a partire da Pier Luigi Bersani. Nel testo, che sara’ una sorta di appello pubblico al partito, si chiedera’ un correttivo dell’Italicum alla luce del superamento del bicameralismo perfetto previsto nel ddl Boschi che a breve sara’ approvato dall’aula di Montecitorio. Il combinato disposto del nuovo Senato elettivo con la legge elettorale che nelle prossime settimane dovra’ essere esaminata dalla Camera e’, secondo, la minoranza, "un mix antidemocratico".
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