“Il MAIE ha deciso di astenersi nel voto sulle mozioni presentate e non vuole entrare in una discussione che ci sembra inutile e sterile, almeno fino a quando non si sarà votato il referendum sulla Riforma costituzionale”: è quanto dichiara l’On. Mario Borghese, deputato del Movimento Associativo Italiani all’Estero.
Il presidente del MAIE, On. Ricardo Merlo, da parte sua osserva: “Che senso ha, oggi, parlare di una nuova legge elettorale quando non conosciamo, per certo, gli esiti di questo test referendario? A noi sembra, innanzitutto, uno spreco di tempo e di energie; e ci risulta insopportabile il vuoto chiacchiericcio su mozioni che non hanno senso, in quanto ancora non sappiamo se avremo o meno un Senato”.
“Anche la Consulta – sottolinea Merlo – non ha voluto esprimersi sull’Italicum prima di conoscere il risultato del referendum: la Corte ha voluto evitare di esprimersi su un testo che potenzialmente, in caso di vittoria del no, potrebbe non corrispondere più al quadro istituzionale definitivo. La legge elettorale – continua il presidente Merlo – sarà materia da discutere dopo il referendum se vincerà il SI, perché si potrà tener conto delle modifiche all’assetto costituzionale; ma se vincerà il NO, il Parlamento dovrà comunque ripensare l’Italicum, rimanendo vigente il Senato elettivo, visto che quella legge non lo prevede. E allora, ci chiediamo noi del MAIE, a che servono le mozioni presentate da maggioranza e opposizione su cui si vota in Parlamento? A un bel niente!”.
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