In questi ultimi giorni c’è stato un altro spaccato indecente della nostra politica e delle nostre istituzioni. Il fattore scatenante sono state le considerazioni dei tecnici del Senato, i quali hanno espresso dubbi sulle coperture del decreto Irpef. Considerazioni che Renzi, che sempre più dà l’impressione di essere un venditore di lacci da scarpe alle fiere paesane, non ha affatto gradito e, forse per imitare Grillo, prima ha detto che "le considerazioni dei tecnici del Senato sono false", poi ha cercato di rattoppare con "le considerazioni dei tecnici del senato sono tecnicamente false". Questo "false" è veramente di troppo ed estremamente inopportuno soprattutto in considerazione dell’alto livello istituzionale del Senato e dell’alto incarico ricoperto da Renzi.
Il presidente del Senato giustamente toccato da tali affermazioni se ne è uscito con: "sono garante dell’autonomia e dell’indipendenza delle valutazioni fatte dai senatori"; ma che c’azzecca questa dichiarazione, ci mancherebbe che il senato non fosse autonomo, poteva dire al massimo, onde evitare intoppi futuri, che avrebbe richiesto delle verifiche, ma che nel contempo avrebbe sporto denuncia per un’espressione semplicemente inopportuna e deleteria dell’onorabilità dell’organo da lui presieduto.
Sorprende non poco questo atteggiamento di Grasso (Pd) che non veda lesa la dignità del Senato da parte di un esponente del suo partito. Ben diverso infatti fu il suo comportamento il 6 febbraio scorso quando, nonostante il Consiglio di presidenza del senato avesse espresso parere negativo circa la costituzione di parte civile, intese far costituire il Senato quale parte offesa nel processo per la "compravendita dei senatori" e spiegò la sua decisione con queste parole: "Ho agito per difendere la dignità del senato".
Grasso, strenuo difensore della dignità del Senato non si è accorto che la "compravendita dei senatori" è un fatto da accertare, mentre quanto detto da Renzi anche i sordi lo hanno sentito: che sia distratto e non abbia percepito la differenza? E’ proprio vero che i personaggi della sinistra, quando si tratta di moralità e di correttezza, hanno dei parametri propri che variano a seconda di chi è coinvolto.
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