“Abbiamo preso un Paese in crisi, lo abbiamo rimesso in moto, ora non proponiamo miracoli ma ci sono solo singoli impegni concreti e verificabili”. Matteo Renzi ha iniziato la sua campagna elettorale e lo ha fatto puntato sul “Casa per casa”, andando a trovare le famiglie italiane nelle loro abitazioni. Il segretario dem ha iniziato dalla “sua” Firenze e in un video pubblicato su Instagram sottolinea: “Faremo gli ultimi venti giorni con lo stesso stile, parlando di soluzioni concrete, senza specchietti per le allodole e senza insultare gli italiani che non la pensano come noi. Siamo e saremo totalmente diversi da chi insulta, da chi gioca sulla paura, da chi lancia proposte talmente innovative da essere sempre le stesse da venticinque anni”.
Ovviamente il riferimento è al leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che è tornato a parlare di condono edilizio, “e capisci che mancano tre settimane alle elezioni: lui ormai è prevedibile, il condono edilizio è la proposta che spunta sempre nell’ultimo mese”, ironizza Renzi.
L’ex premier poi punta il dito contro il capo del Carroccio, Matteo Salvini: “Aspetta di conoscere la nazionalità del colpevole dell’ultimo fatto di cronaca. Se per caso è italiano e non è di colore, propone nei giorni pari di uscire dall’Euro e nei giorni dispari di rilanciare contro il condono edilizio e contro Berlusconi. Del resto l’alleanza che quei due hanno fatto vale solo per prendere i seggi, mica per governare”.
Intanto Paolo Gentiloni, dopo aver lanciato la sua campagna nel quartiere Ostiense con i volontari Dem, nella sua campagna di collegio sperimenta una nuova forma di “tam tam”, che supera anche i social network: messaggi audio, da far girare con il “passaparola” su whatsapp, per intervenire – con tono sempre istituzionale – su temi locali come le sorti di un cinema in una piazza di Trastevere. E’ la campagna elettorale del terzo millennio, che si vince (anche e soprattutto) su internet e con le nuove tecnologie.