”I greci conoscono bene il concetto di democrazia, sanno a cosa vanno incontro, a questo punto decidano loro”. Lo ha dichiarato il premier Matteo Renzi parlando del referendum in programma in Grecia il 5 luglio. ”Se fossi un membro della Commissione mi asterrei da qualsiasi valutazione. Spero che nelle prossime settimane la situazione possa rimettersi in carreggiata. E’ una fase delicata soprattutto per la Grecia”.
Detto questo, “le regole si rispettano. In Italia non abbiamo tagliato le baby pensioni per farle pagare ai greci. Non abbiamo alzato tasse in Italia", anzi chi ha governato prima di noi non le ha alzate, perche’ "noi le stiamo abbassando, per continuare a non farle pagare agli armatori greci".
Nel suo intervento all’Università Humboldt a Berlino, Renzi sottolinea: "La paura è un sentimento umano molto diffuso. Si trasmette veloce come un virus e viene amplificata dai social media che sono dei grandi acceleratori". Per il presidente del Consiglio la paura "ha anche un grande limite: si può combattere facilmente iniettando robuste dosi di coraggio". "La parola che manca a un’Europa impaurita e impigrita è coraggio, ma nessuno potrà pronunciarla ad alta voce senza prima riflettere profondamente sul senso dell’identità europea".
"Se uno dei padri fondatori avesse assistito alla discussione dell’ultimo Consiglio Ue, dove fino alle 3 di mattina alcuni Paesi hanno messo in scena il festival dell’egoismo, si sarebbe chiesto se ne vale la pena. Io credo ne valga la pena, ma l’Europa deve cambiare passo: non è immaginabile che non affronti la realtà in cui siamo immersi, con l’assunzione di responsabilità come membri di questa comunità". Il premier ha ribadito che "tutti i migranti vanno salvati", "non rinuncio a secoli di civiltà per un punto nei sondaggi". Poi "chi non ha i requisiti per restare sarà rimandato indietro, ma io intanto lo salvo". "Devono rimanere in Italia, o in Europa, quanti ne hanno diritto; devono essere rimandato in ieri quello che non hanno questo diritto. Ma tutti, tutti devono essere salvati".
"E’ forte la tendenza di alcuni paesi dell’est a considerarci soprattutto in contrapposizione permanente e come contraltare alla Russia. Credo sia una posizione miope". "La Russia – ha aggiunto Renzi – deve rispettare il diritto internazionale" ma "detto questo non è possibile che si costruisca l’idea di Ue come contraltare alla Russia. La Russia è il vicino più grande e deve rispettare le regole in Ucraina ma deve tornare ad essere partner dell’Unione contro il terrorismo".
Rivolto agli studenti dell’università, Renzi lancia un messaggio: "non affannatevi a cercare il cuore dell’Europa nei palazzi di Bruxelles, nelle cancellerie europee o nelle sedi dei partiti, che sono spesso nazionali. Oggi i partiti europei sono simulacri vuoti. Il cuore dell’Europa e’ la’ dove si fa ricerca e si valorizza il sapere. Qui sta l’identità profonda dell’Europa. E senza identita’ non c’e’ coraggio, vince la paura".
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