La commissione Antimafia del Senato, presieduta da Rosy Bindi, si appresta a presentare un elenco di “impresentabili” alla vigilia del voto per le elezioni regionali. Una decisione che ha scatenato non poche polemiche. Da alcuni senatori l’appello al presidente del Senato, Pietro Grasso: "Mi auguro che questa mattina il presidente del Senato intervenga per impedire la conferenza stampa annunciata dalla presidente Bindi”, dice Luigi Compagna di Ap. Ma Grasso risponde che ciò non rientra nelle sue possibilità: “La presidente di una commissione, insieme all’ufficio di presidenza della commissione, ha la piena disponibilità dei propri atti e delle proprie azioni. Non rientra nei compiti del presidente di una Camera interferire sul lavoro di una commissione bicamerale".
Maurizio Gasparri, vicepresidente Fi del Senato, commenta: "La Bindi parli di De Luca, il re degli impresentabili. Se si limiterà a pur doverosi dettagli evitando l’argomento principale si rivelerà un personaggetto di partito e non una persona all’altezza dell’incarico ricoperto. Bindi parli chiaro e dica che De Luca è il primo degli impresentabili. Se starà zitta per convenienza di partito sarà battaglia fino a quando non lascerà l’antimafia".
Fabrizio Cicchitto, Ap: "L’antimafia alla vigilia del voto fa l’elenco degli impresentabili: insieme il grottesco e un vulnus politico-istituzionale. L’on. Bindi si sta assumendo delle gravissime responsabilità, non vorremmo per ragioni interne al suo partito".
Alessandra Moretti, candidata Pd in Veneto, non tema la lista degli impresentabili che Rosy Bindi presenterà oggi: “Noi non avremo sorprese – assicura ospite del programma di La7 ‘L’aria che tira’ – perche’ abbiamo chiesto a tutti la documentazione che certificasse che non ci fossero indagini a loro carico o condanne".
Sulle liste, rivendica Moretti, "abbiamo fatto una scelta chiara, perchè non abbiamo voluto non solo i condannati, ma neanche indagati, per non creare imbarazzi e dare un messaggio chiaro agli agli elettori: noi mettiamo l’onesta’ al primo posto". La candidata democratica, rispetto alla vicenda campana, poi ribadisce: "Se fossi stata in De Luca non mi sarei candidata, ma ognuno fa le sue scelte".
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