"Le elezioni europee per noi sono state l’esordio: 4,4% con 1,2 milioni di voti. Le regionali in Calabria la conferma con il 9%. Oggi abbiamo la nuova sfida: l’area popolare che continua ad aggregare oltre il perimetro di Ncd e Udc. Se ce la facciamo questa volta, tutto sarà pronto per il nuovo progetto. Le regionali saranno l’incubatore politico e elettorale di un’area popolare e liberale". Lo afferma il leader di Ncd e ministro dell’Interno Angelino Alfano in una intervista a Repubblica nella quale precisa che "l’ambizione è costruire un Polo popolare e liberale in grado di sfidare il Pd al ballottaggio. Dobbiamo utilizzare il nuovo sistema: visto che il premio è alla lista, dobbiamo essere noi a creare una lista che rappresenti un polo della serietà, della competenza, del buon senso. Del resto, tra uscita dall’Europa, ritorno della lira, morte agli immigrati, la Lega e Salvini prenderanno tutte le posizioni estreme, apparentemente fruttuose sul momento, ma perdenti perché non possono neanche sognare di prendere il 51% dell’elettorato e quindi col ballottaggio non hanno chances".
"In 5 regioni su 7 abbiamo candidati che già oggi o nell’immediato domani guardano al la costruzione del Polo popolare e liberale. Nelle altre due (Liguria e Campania) la scelta sarà dettata da vicende molto locali: abbiamo già governato con Caldoro e in Liguria l’esplosione di una frattura alla sinistra del Pd ha aperto uno spazio grande per i moderati che non vogliono stare sotto Salvini". Nota inoltre che "le posizioni estreme di Salvini sono comode ma sono solo sue e se ti avvicini, come ha fatto Forza Italia, rischi di diventarne lo scendiletto. Noi abbiamo un’ambizione più grande: costruire tra Renzi e Salvini un polo in grado di vincere".
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