Aldo Di Biagio, senatore di Area Popolare eletto nella ripartizione estera Europa, torna a parlare di referendum costituzionale. “In questi ultimi giorni che ci separano dal referendum del 4 dicembre, noto con piacere una inaspettata riscoperta della realtà e delle problematiche degli italiani all’estero. Numerosi i pellegrinaggi da parte di chi, colto da un improvviso rigurgito di preoccupazione ed interesse, sostiene che la riforma costituzionale sarebbe penalizzante per le nostre comunità che risiedono fuori dai confini nazionali. Stiamo assistendo a veri e propri viaggi della speranza a sostegno del No!“.
“Ciò che mi sorprende – continua Di Biagio – è che questi nuovi sostenitori della rappresentanza dei nostri connazionali all’estero, sono gli stessi che fino ieri ne sostenevano l’inutilità, arrivando in alcuni casi anche a volerla eliminare, e che non hanno mai portato un loro contributo degno di definirsi tale”. “Oggi invece, addirittura con videomessaggi vecchio stile, si arriva a denunciare un deficit di democrazia per la scomparsa dei senatori eletti all’estero. Come se tutto si risolvesse in un fatto numerico. Ma se poi questi eletti all’estero non sono messi nelle condizioni di poter incidere realmente nei processi decisionali, tutto si risolverebbe solo nella variazione del numero delle poltrone”.
“Non è forse meglio che la rappresentanza degli italiani all’estero venga inserita in un assetto parlamentare più snello, come quello previsto dalla riforma, in cui chi veramente si vuole impegnare abbia tutti gli strumenti per essere più incisivo e quindi possa tutelare meglio gli interessi dei nostri connazionali? Sono certo che, al di là dei video messaggi e dei viaggi della speranza, i nostri Italiani all’estero – conclude Di Biagio – non si faranno condizionare da messaggi strumentali e sapranno dare con il loro voto un forte segnale di cambiamento”.
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