"Abbiamo raccolto 2.000 firme, siamo pronti a depositarle e non ci fermeremo. Noi il nostro dovere lo abbiamo fatto. In maniera trasparente e pulita, incontrando uno per uno i concittadini romani che vogliono stare al nostro fianco. E siamo pronti alla sfida". Fabrizio Santori, candidato alle primarie per la candidatura a sindaco della Capitale, mette un punto fermo nella corsa al Campidoglio e, ancora una volta, scuote il Pdl dal suo torpore: "in un partito che si dichiara decisionista, capace e veloce nel raccogliere le istanze dei propri elettori e in questo momento di forte smarrimento non è concepibile – dice – che ancora non siano state decise le regole e la data delle primarie a Roma". "Gli sfoghi amari dei cittadini romani che abbiamo raccolto nei 23 gazebo sparsi nella Capitale – conclude Santori – ci dicono fin troppo chiaramente che c’è grande voglia di cambiamento, di seppellire un sistema che non ha mantenuto ciò che aveva promesso e che, anzi, in qualche caso, costretto a pagare le cambiali di certi gruppi di potere, ha fatto perfino il contrario di ciò che aveva assicurato ai cittadini. Anche per questo mi sono candidato alle primarie, per decretare definitivamente che quei giochi di potere sono un ricordo del passato. Noi abbiamo le mani libere e pulite. E non abbiamo timore di guardare i romani negli occhi".
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