‘Monti e Berlusconi hanno parlato senza rimproveri, in un clima tranquillo, cordiale, non sapevamo come poteva andare a finire e invece tutti hanno dimostrato buona volonta’, coscienti dell’enorme problema’ rappresentato dalla governabilita’ dell’Italia. Cosi’ una fonte presente al vertice del Ppe racconta l’incontro a sorpresa tra il premier dimissionario e l’ex premier che lo ha dimissionato. L’incontro e’ stato ‘molto piu’ tranquillo di quanto ci aspettassimo, ma ora dipende dagli attori politici italiani: il Ppe ha messo il suo grano di sabbia, per apportare una soluzione che sia soddisfacente per l’Italia, l’Ue e l’euro. Ora sta a loro articolarla’. Un punto, sottolinea la fonte, ricordato anche da ‘Merkel e Barroso nei loro interventi’.
Pur non avendo risposto all’offerta di candidarsi per il centro destra, Monti avrebbe giudicato ‘molto positiva’ la riunione. L’idea dell’incontro frullava da giorni nella testa del Presidente e del Segretario generale del Ppe, ma ha subito un’accelerazione dopo la conferenza stampa di Mario Mauro e Joseph Daul di martedi’ a Strasburgo in cui il capodelegazione Pdl e il capogruppo al Parlamento Ue hanno attaccato Berlusconi per le dichiarazioni fatte contro l’Ue. Tra martedi’ e mercoledi’, diverse telefonate tra i vertici del Ppe, Berlusconi, Monti e la Merkel hanno poi permesso – riferisce la fonte – di organizzare l’incontro con il premier italiano, tenuto nascosto fino all’ultimo.
Monti nel suo intervento avrebbe ricordato che fu proprio il Cavaliere ad indicarlo Commissario permettendogli di fare ‘un’esperienza utilissima’. Mentre Berlusconi, chiamato a Bruxelles a dare prova di europeismo, non avrebbe tradito le attese dei leader popolari. ‘Ha fatto un discorso europeista – sottolinea la fonte – ha ricordato che la delegazione di Forza Italia e poi del Pdl ha votato sempre con il Ppe e che lui mantiene il suo appoggio alla Ue, all’euro e al Ppe. Poi ha sottolineato questioni sensibili in economia, come il tema delle tasse per le Pmi’.
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