"La sfida elettorale va via via riscaldandosi, e le primarie che si avvicinano per entrambi gli schieramenti animano le serate televisive, nella speranza generale di galvanizzare i troppi astenuti e indecisi che alla fine faranno la differenza. La politica deve tornare ad essere protagonista e a coinvolgere in massa i cittadini, perche’ sentano più forte la consapevolezza di partecipare con il loro voto a decidere le sorti del Paese. Nel salotto di Vespa e’ andato in onda ieri il confronto tra i due giovani protagonisti delle prossime primarie, di coalizione per il Pd, di partito per il Pdl. E con Renzi e Alfano abbiamo assistito a uno scambio di vedute e di battute che ci e’ apparso più vivace dello spettacolo piuttosto ingessato che si e’ visto lunedì’ su Sky. Forse saremo di parte, ma sentiamo di poter dire che il match si e’ concluso sostanzialmente sulla parita’, ma con qualche punto di vantaggio attribuibile ad Alfano, sia per il suo linguaggio più schietto ed efficace rispetto alla sfilza di numeri e di percentuali sfoggiata dal logorroico sindaco, sia per la notevole capacita’ di sopportazione dimostrata nel parare gli attacchi di Telese e i continui riferimenti al passato berlusconiano: nell’invito a non continuare a guardare dallo specchietto retrovisore, ma a tenere gli occhi rivolti verso il nuovo percorso di legalita’ e concretezza che sta cercando di intraprendere non senza difficolta’, il segretario del Pdl ha racchiuso tutto il suo impegno e la sua volonta’ di ritrovare la fiducia degli elettori disorientati e stanchi di scandali e promesse non mantenute”. Così Massimo Romagnoli, PdL, presidente del Movimento delle Libertà, commenta la partecipazione del segretario PdL, Angelino Alfano, all’ultima puntata di Porta a Porta.
“A noi piace questo giovane, che nei modi e nelle decisioni acquisisce pian piano sicurezza e autonomia dall’ingombrante padre putativo; ci sembra che la sua diversita’ di approccio e la sua moderazione tendano ad unire e non a dividere. Potrebbe vincere la sua battaglia personale contro i tanti rivali, visibili e nascosti, che puntano a delegittimarlo con i mezzi più squallidi. Noi lo aiuteremo, con il nostro potenziale di simpatizzanti e con gli iscritti al nostro movimento. E, vinta la prima battaglia, gli daremo la forza di affrontare le sfide più ambiziose, e chissa’ che alla fine non vinca anche la guerra. La fortuna aiuta gli audaci, e non c’e’ dubbio che ci deve essere uno spirito temerario sotto quell’apparenza bonaria. Gli auguriamo tanta fortuna – conclude Romagnoli -, per lui, per noi, per l’Italia”.
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