Mariastella Gelmini, ex ministro dell’Istruzione del governo Berlusconi, ha rilasciato a ‘Sette’ un’intervista. In una anticipazione, il pensiero di Gelmini sul futuro del PdL: “Noi non siamo come quelli dell’Udc, moderati ma con un pensiero debole, fatto di compromessi. O risaliamo o moriamo. Non possiamo sminuire la gravita’ della nostra situazione. Ma la catastrofe ci da’ un’opportunita’: essere i veri moderati per il rinnovamento”.
Parlando poi dell’attuale panorama politico afferma: “Renzi oggi sembra una novita’ ma srotola ricette che Forza Italia proponeva nel 1994. I grillini hanno lo stesso spirito che avevamo dentro Forza Italia all’inizio della nostra avventura, la stessa voglia di cambiare le cose”.
Sotto la guida di Alfano, all’interno del Popolo della Libertà, “sono stati fatti degli errori. E un po’ di rinnovamento in piu’ non avrebbe guastato, ma penso che Alfano sia la persona giusta per guidare il partito”, mentre “l’essere di destra della Santanche’ assomiglia a quello di Marine Le Pen. E’ lontana dal nostro Dna liberale”.
Chi mandare a Palazzo Chigi? “Montezemolo piuttosto che Passera”, secondo l’ex ministro, che vedrebbe bene uno schema con Alfano segretario del Pdl e Montezemolo premier perché “Oltre a qualcuno che tenga unita la coalizione serve anche una persona che rappresenti una ventata di novita’, la cultura del lavoro e delle imprese”. E Monti? “Ha portato avanti un’opera di risanamento con grande onesta’ intellettuale. Ora si dovrebbe candidare. A differenza di alcuni suoi grigi ministri anche troppo tecnici, lo trovo un politico capace”.
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