Malpancisti, formattatori, lealisti, ex-forzisti, scajoliani, cattolici, ex-aennini, sudisti, gasparriani e le new entry: tutti uniti nel segno di Silvio Berlusconi. Il Popolo della Liberta’, decida o meno di cambiare nome, resta un partito dai contorni indefiniti. E, soprattutto, in continuo fermento. Un universo in mutazione anche in vista del voto del 2013, con due ‘macro-categorie’ di riferimento: l’area proveniente da Forza Italia (piu’ frammentata) e quella di Alleanza Nazionale.
Dopo la ‘fusione’ del 2008 tra i movimenti di Berlusconi e Fini, c’e’ stata la scissione di Fli ma anche qualche nuova entrata.
EX FORZA ITALIA FEDELISSIMI: Sono i ‘pretoriani’ del premier. Fra questi Fabrizio Cicchitto, Sandro Bondi, Gaetano Quagliariello, Denis Verdini, la ‘movimentista’ Michela Vittoria Brambilla, il ‘falco’ Daniela Santanche’ e la sempre piu’ influente Maria Rosaria Rossi. Spesso critici nei confronti del governo Monti.
‘MONTIANI’: Anche loro vicini a Berlusconi, spingono apertamente per il dialogo con Monti. Tra di loro gli ex ministri Franco Frattini e Maria Stella Gelmini.
SCAJOLIANI: La corrente dell’ex ministro Claudio Scajola e’ molto critica ed e’ arrivata piu’ volte in passato a minacciare la creazione di un gruppo autonomo. Conta di un forte radicamento sul territorio, soprattutto in Liguria.
CATTOLICI: Sono rappresentati dai ‘Ciellini’ Roberto Formigoni e Maurizio Lupi, che resta su una linea piu’ cauta e vicina al premier. Movimento in difficolta’ per le vicende giudiziari che coinvolgono il governatore della Lombardia.
CAMPANI: E’ la folta pattuglia dei parlamentari campani, ancora legata all’ex coordinatore regionale Nicola Cosentino. Tra di loro Edmondo Cirielli e Mario Landolfi (quest’ultimo di provenienza aennina). Non ne fanno parte l’ex ministro Mara Carfagna e la deputata sannita Nunzia De Girolamo.
MALPANCISTI: Sono parlamentari che si dicono a disagio all’interno del partito. Su tutti spicca Giuseppe Pisanu, forte nel Palazzo ma senza una reale organizzazione sul territorio.
FORZISTI DELLA PRIMA ORA: Da tempo chiedono un ritorno alle origini. Tra di loro Antonio Martino, Deborah Bergamini, Isabella Bertolini, Giancarlo Galan, Michaela Biancofiore.
EX AN, FRA COLONNELLI…: L’area che fa riferimento a Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri, cioe’ la vecchia Destra Protagonista. Conta su una nutrita pattuglia di parlamentari. Ostili all’ipotesi di una grande coalizione, critici nei confronti di Mario Monti e pronti ad abbandonare il Pdl nel caso in cui fosse andato in porto il progetto dell’area dei moderati. Nell’area che fa riferimento ad An c’e’ anche Altero Matteoli, contrario all’ipotesi di scissioni ma che non ha fatto mancare le sue critiche all’esecutivo dei tecnici.
… E ALEMANNIANI: il sindaco di Roma spesso ostile alla linea del Pdl, chiede da tempo la convocazione del congresso nazionale.
NEW ENTRY/FORMATTATORI: Ne fanno parte i piu’ giovani del partito. Nati dalle ceneri dei Club della Liberta’, hanno un dialogo aperto con il segretario Angelino Alfano. Chiedono spazio e puntano a ‘riformattare’ i vertici del partito.
NEW ENTRY/’QUARANTENNI’ – Mai organizzati in corrente, rappresentando gli uomini piu’ vicini al segretario del Pdl. Tra loro ci sono ex ministri come Raffaele Fitto, Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna; ex sottosegretari come Luigi Casero e big come Maurizio Lupi, Gregorio Fontana e Guido Crosetto.
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