L’intervista fatta dal presidente Berlusconi alla trasmissione di Barbara d’Urso "Domenica 5" è stata esaustiva. In primo luogo, va detto che l’Italia è un Paese ingovernabile. Questa ingovernabilità è dovuta ad una Costituzione che fu frutto di compromessi tra quelle forze politiche che emersero dopo la caduta del fascismo. In questa Costituzione si diedero tanti poteri al Parlamento, alla Magistratura e al Presidente della Repubblica mentre il Governo è stato depotenziato a tal punto che il Presidente del Consiglio non può nemmeno nominare o rimuovere i ministri. In nessun Paese c’è questa cosa.
Per esempio, in Gran Bretagna, il Primo Ministro ha ampio potere e può rimuovere quei ministri che non vede più come funzionali alla politica che egli vuole attuare. Non mi sembra che la Gran Bretagna sia un Paese dittatoriale. Inoltre, anche il meccanismo di approvazione delle leggi è assurdo. Per essere approvata, una legge deve passare più volte attraverso le due Camere del Parlamento (Camera dei Deputati e Camera del Senato) e deve essere approvata da entrambe. Poi deve arrivare al Presidente delle Repubblica, che deve firmarla. Ora, un processo simile è macchinoso. In Parlamento, infatti, potrebbe trovare gli intoppi dovuti ad un’opposizione che inizia a fare tanti emendamenti o il presidente di una delle due Camere potrebbe tenerlo in un cassetto per molto tempo. Il Presidente della Repubblica potrebbe non firmarlo. Inoltre, potrebbe anche arrivare la Magistratura che potrebbe decidere di fare dei ricorsi. Questo sta determinando l’ingovernabilità del Paese.
Inoltre, sul caso Ruby è stato fatto un vero e proprio attacco al presidente Berlusconi. Io credo a quello che il presidente dice. Lui ha voluto aiutare una ragazza marocchina che aveva avuto delle difficoltà con il padre, per il fatto di avere abiurato l’Islam, e da qui è stato montato un caso di gossip, tresche ed orge varie. Perché non può essere vera la versione del presidente Berlusconi e si deve prendere per buona quella di certi giornali e magistrati? Sull’attuale premier Mario Monti, io penso che il presidente abbia lanciato una sfida. Io penso che lui voglia che Monti dimostri di stare con i moderati o meno.
Termino, facendo gli auguri di buon Natale al presidente Berlusconi, a lei, signor direttore, e a tutti i lettori di "Italia chiama Italia".
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