Angelino Alfano, al termine di una visita tra i padiglioni del Salone del mobile, in questi giorni a Milano, ha incontrato i giornalisti, ai quali ha rivelato che lui e Silvio Berlusconi presto annunceranno quella che il segretario del PdL ha definito "la più grossa novità della politica italiana"; qualcosa, a sentire Alfano, destinato a cambiare il corso della politica made in Italy rispetto a come l’abbiamo conosciuta finora.
Sarà resa nota dopo le elezioni amministrative questa “novità”. Ma di cosa si tratta? Ancora è presto per fare delle supposizioni. Ma alla redazione di ItaliaChiamaItalia stanno già arrivando delle voci… Forse un nuovo partito, per andare “oltre il PdL”, come chiesto in un documento da Beppe Pisanu?
Intanto Alfano ha detto di avere parlato ieri con il Cavaliere. La decisione è stata presa: e la “novità” sarà accompagnata “dalla più innovativa campagna elettorale che il nostro Paese abbia conosciuto dalla discesa in campo di Berlusconi a questa parte". In pieno stile ’94? No, di più, molto di più. Il segretario ha promesso fuochi d’artificio.
Alfano, fatto l’annuncio, non si sbilancia ulteriormente: “non chiedetemi altro, perché non posso dire di più”.
Nel frattempo il segretario del PdL si gode il successo ottenuto con la proposta, accolta dal governo, sull’Imu una tantum. Esponenti del PdL applaudono: "L’ottimo lavoro del segretario Alfano ha portato il Governo a riconsiderare l’Imu. La posizione assunta dall’onorevole Alfano e dal partito e’ quella di dire basta alle tasse e avanti sulla crescita”, sottolinea Jole Santelli, vicepresidente dei deputati del Pdl, che aggiunge: “Per quest’anno beviamo il calice amaro ma non siamo disposti a farlo oltre. Per gli italiani – conclude – la casa e’ l’obiettivo di una vita di lavoro non possiamo snaturare i valori di un popolo".
Dal partito fondato da Silvio Berlusconi arriva un coro unanime: “PdL, fatti e non parole”, “la politica del fare ha ancora una volta mostrato che sta dalla parte dei cittadini”.
Alfano, che di recente è stato anche criticato fortemente da alcuni eterni “malpancisti” pidiellini, non si dà certo per vinto. La sfida per riorganizzare il partito e rilanciarlo è appena iniziata. Attendiamo il voto di maggio e poi capiremo meglio dove vuole arrivare il PdL e come ha intenzione di conquistare la vittoria alle politiche del 2013. Certo è che se la "novità" annunciata sarà davvero così esplosiva, potrebbe essere meno difficile riguadagnare consensi e tornare a vincere.
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