C’è tensione nel Partito Democratico. Dopo il voto che alla Camera ha detto sì all’arresto di Alfonso Papa, mentre lo stesso giorno al Senato ha negato quello di Alberto Tedesco, i democratici discutono fra loro e ognuno dice la sua. Oggi si fa sentire con chiarezza Enrico Letta, Vicesegretario del partito, che intervistato da L’Unità ammette: votare in contemporanea "è stato un errore di tattica parlamentare che ha danneggiato il Pd". Per Letta, Tedesco si deve dimettere, "a maggior ragione per il comportamento assunto dopo il voto. Però è un senatore del gruppo Misto", per questo "aldilà di una moral-suasion noi non possiamo andare".
Il Pd ha chiesto invece al presidente del Consiglio regionale lombardo, Penati, coinvolto in un’inchiesta su presunte tangenti, di lasciare il suo posto: e lui lo ha fatto. "Un atteggiamento nettamente diverso da quelli del Pdl e degli altri partiti di destra", commenta Letta, che precisa: nel caso Penato "il partito non c’entra nulla: è stata montata una campagna di stampa che punta a legare queste vicende al Pd, ma i fatti risalgono a tempi in cui il Pd non c’era".
La conclusione dell’intervista è netta: per il Vice di Bersani Berlusconi deve uscire dalla scena politica italiana. E’ questa la prorità del Pd, spiega: "evitare un altro anno e mezzo di agonia del berlusconismo, altrimenti alla fine raccatteremo solo macerie". Letta invita quindi Maroni e Alfano a farsi avanti, per sostituire definitivamente Bossi e Berlusconi". Ma nel PdL e nella Lega nessuno pensa ancora, almeno non apertamente, a prendere il posto dei due leader.
Anche Di Pietro, leader Idv, ha chiesto le dimissioni di Tedesco; nel Pd, lo hanno fatto anche Rosi Bindi e Debora Serracchiani. Il web, nel frattempo, raccoglie gli sfoghi della base: "Siete degli ipocriti, peggio del PdL". Se lo dicono i militanti del Pd…
Discussione su questo articolo