"Magari D’Alema sta attraversando un momento di sofferenza personale". Così Debora Serracchiani, in una intervista al Corriere della Sera, replica alle critiche giunte dall’ex premier all’indirizzo di Renzi: "Sostenere che il governo stia ottenendo risultati insufficienti mi pare un tantino offensivo nei confronti dei cittadini che invece guardano a quello che l’esecutivo ha già fatto, al punto che premiano il Pd con quel 40,8 per cento mai raggiunto prima. Basta mettere in fila le cose. E’ stata fatta una gigantesca operazione di redistribuzione del reddito, con gli 80 euro. Poi c’è stato il taglio del 10 per cento dell’Irap, la tassa che grava sulle imprese. Senza dimenticare che Renzi sta mettendo in discussione delle rendite di posizione che nessuno, e neanche il centrosinistra precedente, aveva mai avuto il coraggio di toccare".
Secondo il vicesegretario del Pd "D’Alema ci da l’occasione per ricordare che, da quanto Renzi è premier, il partito ha organizzato centinaia di feste dell’Unità, celebrato undici direzioni, discusso anche nelle assemblee nazionali. Impossibile dire che le decisioni calano dall’alto. Qua c’è una squadra che lavora a stretto contatto con l’esecutivo. Il governo si occupa di infrastrutture? Intervengo io, che sono la responsabile Infrastrutture. C’è la riforma della scuola? Ecco Faraone, responsabile Scuola. Parliamo di un metodo nuovo", "forse D’Alema s’è sentito poco coinvolto nelle scelte degli ultimi tempi? Che dire, lo faremo più partecipe. Ma la responsabilità di collaborare col governo, e questo dev’essere chiaro, sta in capo a tutti noi. Così come quella di rispettare i consensi che milioni di italiani ci hanno riconosciuto". E conclude: "Quando uno ha fatto politica al livello in cui l’ha fatta D’Alema forse si aspetta che il momento della pensione non arrivi mai. Ma c’è bisogno dell’aiuto di tutti, adesso. Con la consapevolezza che siamo tutti fondamentali e nessuno indispensabile".
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