"Nessuno ha mai invitato Bersani ad andarsene, ma non è più sopportabile questo strisciante complesso di superiorità che quelli come Bersani hanno nei nostri confronti, che quando parlano loro sono discussioni approfondite e quando lo facciamo noi sono chiacchiere da bar, che quando noi li chiamiamo alla discussione dicono sempre no, non serve e poi dicono che non si discute… Ci chiamano a risolvere problemi importanti per il Paese che loro, fino a ieri, hanno schivato come la peste e lo fanno solo per cercare di dimostrare che noi non siamo capaci, che Matteo non ce la fa. Cosa c’è di costruttivo per il Pd in questo atteggiamento?". Così Matteo Richetti in una intervista al Quotidiano nazionale nella quale il deputato renziano attacca la minoranza bersaniana: "Lo sanno tutti che vogliono strutturare la corrente di sinistra e si atteggiano ogni giorno di più a partito nel partito, tutto sulla base di ‘noi’ e ‘loro’ da cui è chiaro che si sentono altro rispetto al Pd; lo chiamano il Pd di Renzi come se ne esistesse un altro".
Secondo Richetti Bersani vuole "costruire un partito molto più simile al Pds che al Pd. E Renzi deve stare attento perché questo sta accadendo in diverse Regioni".
Richetti smentisce Bersani secondo cui gli iscritti sono in calo: "Non è vero, stiamo sui 400mila iscritti. Ma quello che vale davvero il Pd lo misuriamo dal numero degli iscritti? Quello che conta è il tasso di progettualità, la visione di Paese, l’idea di costruire un’Italia più veloce, più semplice, più equa". Insomma, "basta, basta, basta… Bersani basta", sbotta Richetti nell’intervista.
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