Sette italiani su dieci (71%) mangeranno pesce domani, in occasione del Venerdi’ Santo. Saranno circa 25 milioni i chili di prodotti ittici acquistati per una spesa di 200 milioni di euro, secondo la stima della Coldiretti. Un sondaggio sul sito dell’associazione agricola rileva anche che il 6% di cittadini seguira’ il digiuno religioso. ‘Per effetto della crisi, gli italiani – sottolinea la Coldiretti – si orienteranno soprattutto verso il pesce azzurro, dalle alici alle sardine fino agli sgombri venduti a prezzi contenuti secondo i criteri di sobrieta’ richiesti dalla ricorrenza, senza tuttavia rinunciare al gusto e alla salute’.
Questa scelta sara’ favorita dal fatto che i prezzi del pesce fresco di mare sono calati dell’1,3%, secondo i dati Istat relativi a marzo. I menu’ saranno quelli tipici come la pasta con le sarde in Sicilia, le zuppe di pesce regionali, le alici scottadito o in saor, in Veneto, le seppie con i piselli, le uova col tonno o gli spaghetti al ragu’ di mare. La Coldiretti consiglia, se possibile, di comprare direttamente dal pescatore, verificare l’origine mediterranea del pesce cercando sull’etichetta la dicitura ‘zona Fao 37’ ed evitare i pesci privi di testa e pinne, le parti che meglio consentono di valutarne la freschezza.
Discussione su questo articolo