Gli occhi di tutto il mondo sono puntati sul viaggio di Papa Francesco negli Stati Uniti. Bergoglio, nel suo decimo viaggio apostolico, dopo Cuba, è atteso domani a Washington, accolto dal presidente Obama e dalla sua famiglia. Fitto il calendario degli incontri che vedrà il Pontefice anche a New York, nella sede della Nazioni Unite, e a Philadelphia, al Meeting mondiale delle famiglie.
Dopo aver incontrato Fidel Castro e celebrato davanti a oltre 500mila persone la messa nella Plaza de la Revolucion a L’Avana, Bergoglio visiterà la Casa Bianca, dove terrà il suo primo discorso in terra statunitense e sarà a colloquio con Obama.
Già nella parte finale del sorvolo verso Cuba, Papa Francesco aveva inviato un telegramma al presidente degli Stati Uniti: "Anticipando con gioia la mia visita negli Usa – scrive Francesco – prego affinché pace e benessere fioriscano nella nazione americana".
In programma c’è anche la partecipazione al Congresso Usa: è il primo Papa a parlare al Parlamento americano. Venerdì, invece, il Pontefice sudamericano sarà a New York, al Palazzo di Vetro dell’Onu, per i 70 anni dell’organizzazione e l’inizio della 70esima assemblea generale. La bandiera della Santa Sede sventolerà per la prima volta all’Onu e sarà esposta all’arrivo del Papa: il personale delle Nazioni Unite la isserà senza alcuna cerimonia, insieme con le altre bandiere. Si ipotizzano i temi che affronterà durante l’assemblea generale: ambiente, immigrazione, economia, famiglia e i nuovi rapporti tra Stati Uniti e Cuba.
Il viaggio di Bergoglio suggella, infatti, quel disgelo tra i due Paesi che egli stesso ha auspicato e nel quale ha avuto un ruolo fondamentale.
Intanto a Manhattan, tra la ottava e la 34esima, accanto alla Penn Station e al Madison Square Garden, è completato il murale gigante che la diocesi di Brooklyn ha commissionato per dare il benvenuto al Papa che in quel quartiere celebrerà la messa dopo la visita all’Onu.
Il giorno seguente Papa Francesco si trasferirà a Philadelphia per partecipare alla grande festa delle famiglie, in occasione del Meeting mondiale, e alla veglia di preghiera al Franklin Parkway.
Domenica il viaggio si concluderà con l’incontro con i vescovi, la visita al carcere Curran-Fromhold, la grande messa conclusiva dell’Incontro mondiale delle famiglie e il saluto all’aeroporto con il comitato organizzatore e i volontari. E se gli Stati Uniti si preparano all’arrivo in terra americana di Papa Francesco, sono soprattutto le forze di sicurezza a non dormire sonni tranquilli. Dopo che un 15enne è stato arrestato nei giorni scorsi dall’Fbi a Philadelphia per aver minacciato un attentato a Bergoglio ispirandosi all’Isis, le forze dell’ordine si preparano al peggio, in quella che il capo della polizia di New York, William Bratton, ha definito "la sfida più complessa di sempre per le forze di sicurezza newyorchesi".
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