Papa Francesco e’ giunto questa mattina in Friuli Venezia Giulia. L’Airbus dell’Aeronautica militare e’ atterrato all’aeroporto di Ronchi dei Legionari alle 8.56. Il Santo Padre e’ stato accolto dal ministro della Difesa Roberta Pinotti, dalla presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, dall’arcivescovo di Gorizia Carlo Roberto Maria Radaelli, dal prefetto di Gorizia Vittorio Zappalorto, dal presidente della Provincia Enrico Gherghetta e dal sindaco di Ronchi dei Legionari Roberto Fontanot.
"Per il Friuli Venezia Giulia e’ un grande onore accogliere il Papa, venuto a pregare con noi al Sacrario di Redipuglia", ha dichiarato la presidente Serracchiani. "Siamo coscienti della ‘responsabilita” che abbiamo: la nostra regione e’ una terra toccata e segnata dalle tragedie delle guerra ma oggi vogliamo essere davvero un esempio ed un modello di pace in un momento, in un contesto internazionale veramente difficile".
Papa Francesco, a Redipuglia in Friuli Venezia Giulia, nel corso dell’Omelia, ha detto: “La cupidigia, l’intolleranza, l’ambizione al potere sono motivi che spingono avanti la decisione bellica. E questi motivi sono spessi giustificati da una ideologia, ma prima c’e’ la passione, l’impulso distorto, L’ideologia e’ una giustificazione e quando non c’e’, c’e’ la risposta di Caino: ‘a me che importa del mio fratello… a me che importa".
"Vecchi, bambini, mamme e papà, la guerra non guarda in faccia a nessuno. La prima pagina dei giornali dovrebbe avere come titolo ‘a me che importa’". Poi dice basta "a questi pianificatori del terrore, dello scontro come gli imprenditori delle armi, gli affaristi della guerra che hanno scritto nel cuore a me che importa". Dopo il fallimento di un’altra guerra mondiale "forse oggi si puo’ parlare di una terza guerra combattuta a pezzi con crimini massacri e distruzioni".
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