Argento ‘reale’ nella bisaccia, fan in delirio, principessa Anna che distribuisce i premi ai cavalieri, figlia compresa. Sugli spalti, a spellarsi le mani, William e Kate, il principino Harry e Camilla. Non è un oro ma poco ci manca. E per gli appassionati accorsi al Greenwich Park è abbastanza. Pazienza se sul gradino piú alto del podio ci sono finiti i tedeschi. La nipote di Elisabetta Zara Phillips, nonostante qualche errore di troppo, è riuscita infatti a seguire il copione e a trasformare in realtà la favola diventando la prima componente della famiglia reale a meritarsi una medaglia olimpica. Non era scontato. Il team tedesco ha dominato sia la competizione individuale che quella a squadre, dove ha vinto l’oro ancor prima che corresse l’ultimo cavaliere. Certo, la performance di Zara non ha aiutato a compiere il miracolo. Un ostacolo abbattuto e una penalità al cronometro hanno definitivamente escluso il team GB dalla gara per il primo posto.
"Ho sbagliato all’inizio ma mi sono detta: devi continuare", ha raccontato un’emozionata Phillips al termine del suo giro. "Spero di non aver deluso la squadra; quando competi il desiderio è di contribuire al massimo delle tue possibilità e non ti accontenti di un risultato decente". Ma alla fine, con una sola penalità, ci ha pensato Tina Cook a portare a casa il risultato. La medaglia di bronzo è andata invece alla Nuova Zelanda. "La squadra si è comportata benissimo, ci siamo andati vicini", ha commentato poi Cook, 41 anni. "Eravamo in una situazione in cui si poteva vincere l’argento ma anche finire a mani vuote. Sarebbe stato tremendo. Certo, l’oro sarebbe stato eccezionale, ma l’argento è fantastico".
Purtroppo per la Gran Bretagna è sul fronte della competizione individuale che sono arrivate le delusioni piú cocenti. Zara Phillips, che non partiva avvantaggiata, ha cavato dal cilindro una performance impeccabile da zero penalità, sia nel cronometro che negli ostacoli, ed è riuscita ad ‘arrampicarsi’ fino all’ottava posizione. Al termine del suo giro le gradinate sono letteralmente esplose. Un sostegno, quello della folla, che Zara ha trasformato in un "volano" per la carica. Niente male, trattandosi della prima olimpiade. Modesta invece la prestazione delle altre due britanniche Tina Cook e Mary King. Le due cavallerizze si erano presentate infatti all’ultima gara rispettivamente in quarta e terza posizione. Il bronzo, o persino l’argento, visto gli esigui distacchi, erano a portata di tiro. Due errori a testa hanno peró vanificato le speranze dei britannici. Che al quarto giorno sono ancora a secco di ori.
Trionfo invece per Michael Jung, che ora è il primo cavaliere ad aver vinto un europeo, un mondiale e un oro olimpico nello stesso anno. L’argento è andato alla svedese Sara Talgotsson Ostholt a causa di una sbarra abbattuta all’ultimo ostacolo. La medaglia di bronzo è stata vinta poi da un’altra cavallerizza tedesca, Sandra Tauffarth.
Discussione su questo articolo