Mozzarella di bufala prodotta pero’ con latte vaccino; polipi vietnamiti venduti come locali a Ravenna; gelati con allergeni non dichiarati in etichetta, macellazione illegale di cavalli, e persino false ‘bugie’, i dolci tipici carnevaleschi sequestrati dai Nas a Torino perche’ non ‘di produzione propria’. Il paniere del cibo taroccato, nel nono Rapporto sulla sicurezza alimentare ‘Italia a Tavola’ di Legambiente e Movimento difesa del cittadino (Mdc), si presenta multiforme e variegato. Ma quel che potrebbe sembrare una truffaldina e fantasiosa arte di arrangiarsi, muove invece per i falsari dell’agroalimentare un valore di almeno 850 milioni di euro. Tanto valgono i sequestri effettuati nel 2011 di oltre 24 mila tonnellate di prodotti tramite piu’ di un milione di controlli lungo la filiera agroalimentare per opera dell’Agenzia delle Dogane, dei Carabinieri per la Tutela della Salute (Nas), dei Carabinieri per le Politiche Agricole e Alimentari, delle Capitanerie di Porto, del Corpo Forestale, dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi e del ministero della Salute. ‘Frodi, sofisticazioni e prodotti adulterati sono pericolosi per la salute e in piú tolgono reddito ai nostri coltivatori, arrivando a valere quasi il 5 per cento della produzione agricola nazionale’ lamenta la Cia-Confederazione italiana agricoltori.
La contraffazione e le truffe a tavola spaziano dal bottegaio veneziano che taroccava la glassatura, facendo cioe’ comprare alla clientela piu’ ghiaccio che polpi, fino alla criminalita’ organizzata. E il 47% dei sequestri, monitorati dal Rapporto Mdc-Legambiente, riguardano il vino, a cancellare gli sforzi compiuti in favore della qualita’ dopo lo scandalo del metanolo.
‘Negli ultimi anni – ha detto il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – le mafie si sono inserite in particolare nel trasporto e nella distribuzione delle produzioni agroalimentari. Inoltre, mentre quasi meta’ dei controlli viene effettuato dall’Agenzia delle Dogane, quindi alla frontiera, i sequestri di maggior valore avvengono lungo la filiera. I prodotti contraffatti acquistano percio’ valore aggiunto solo per essere entrati in Italia, portando danni a tutto il Made in Italy. Da qui – ha detto Cogliati Dezza – il bisogno di una politica organica europea sulla tracciabilita’, l’urgenza di maggiori sanzione e l’introduzione di un distinguo tra frodi alimentari e altre frodi’. Chiediamo, ha aggiunto il presidente Mdc Antonio Longo, l’istituzione di uno ‘Sportello anticontraffazione’ a cui i consumatori possono rivolgersi.
La mappa della contraffazione nel mondo, delineata dalle 3.721 allerte comunitarie nel 2011 (+13,1% rispetto a 2010), vede tra i Paesi con maggior numero di notifiche la Cina, e a seguire l’India, la Turchia e sorprendentemente la Germania. L’Italia ha si’ ricevuto notifiche nell’ambito del sistema Rasff, ma e’ anche il primo Paese Ue a notificare le allerte, che possono essere generate anche da un singolo consumatore. Come attesta l’indagine Coldiretti/Swg secondo cui sei cittadini su dieci temono le frodi a tavola e le considerano piu’ gravi di quelle fiscali e degli scandali finanziari. "La battaglia contro la contraffazione va combattuta a 360 gradi’ conclude Confagricoltura.
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