In citta’ e’ scattato l’allarme blatte. Dal Vomero a Fuorigrotta, alla zona bene di Chiaia, a Napoli allarma l’invasione degli insetti rossi. Le segnalazioni giunte al centralino del centro antidisinfezioni dell’Asl si sono moltiplicate nelle ultime ore.
Con l’aumentare del caldo e, secondo quanto sottolinea l’epidemiologo Donato Greco, per effetto di una cattiva igiene urbana il fenomeno e’ in espansione. Le blatte spuntano dalle fogne, sono lunghe come un dito e appaiono resistenti ai disinfettanti. In questi giorni, alcuni commercianti di una zona di Fuorigrotta, via Muzio Scevola, una traversa parallela di viale Augusto, non lontano dallo stadio San Paolo, hanno iniziato una pulizia della strada antistante gli esercizi gettando a terra creolina e altri disinfettanti.
La situazione preoccupa la docente di Igiene dell’Universita’ di Napoli Federico II, Maria Triassi, che sottolinea come le blatte possano portare come conseguenza malattie. Ora e’ difficile fronteggiare l’avanzata ma, sottolinea la Triassi, ‘basterebbe una corretta manutenzione dei tombini tutto l’anno e soprattutto distruggendo le uova che vengono deposte a settembre’. Mentre in giro da sempre si erano viste blatte nere, quelle rosse sono arrivate da circa cinque anni, con i viaggi dei traghetti dalle Eolie, e sono riuscite ad annientare i vecchi scarafaggi.
All’inizio si sono viste soprattutto nella zona del porto, poi si sono allargate alle zone collinare. Proprio il fatto che vivono e si alimentano nelle fogne le rende particolarmente pericolose. In questo momento, spiega la Triassi, si tratta di procedere con le disinfestazioni. Poi occorre mantenere pulite le strade e fare frequenti lavaggi. E poi liberare le grate dei tombini perche’ questi tipi di scarafaggi escono fuori proprio alla ricerca di ossigeno.
Secondo l’epidemiologo Donato Greco per combatterle si deve agire utilizzando ‘comuni disinfestanti domestici ma soprattutto con la bonifica di ambienti e anfratti umidi nelle nostre case, la pulizia sistematica e lo sgorgo delle fognature.
La prevalenza di una specie sull’altra, come nel caso della blatta rossa, e’ legata a fattori climatici e ambientali, per questo si puo’ assistere a invasioni delle blatte in particolari momenti delle nostre stagioni’. Comunque, secondo Greco, ‘questi insetti non sono associati alla trasmissione di malattie infettive a ciclo orofecale per il semplice motivo che anche se entrano in contatto con materiali fecali contenenti virus e batteri, non ne facilitano la moltiplicazione come invece fanno i molluschi crudi e altri alimenti favorevoli. Sono fenomeni di igiene urbana, non di salute umana’. Dal Comune di Napoli, intanto, si annuncia per lunedi’ un vertice con le autorita’ competenti. Da giugno sono comunque in corso interventi che dureranno fino alla fine di agosto, in particolare nelle ore notturne.
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