Da un lato un certo pessimismo sul ‘domani’, dall’altro la necessita’ di ragionare su ‘finanziamenti integrativi’ al sistema sanitario nazionale per preservarne la sostenibilita’ futura. Le parole pronunciate da Mario Monti scuotono la maggioranza, soprattutto a sinistra. Pier Luigi Bersani mette subito in chiaro di essere contrario a un sistema sanitario con ‘figli e figliastri’ e la Cgil attacca il premier invitandolo a dire chiaramente se il governo pensa ad una privatizzazione della sanita’. Come se non bastasse, l’Ocse lancia l’allarme sulla bassa crescita italiana, ventilando l’ipotesi che il governo sia costretto a varare una nuova manovra per rispettare l’obiettivo del pareggio di bilancio; mentre al Senato la delega fiscale subisce uno stop che scatena la dura reazione del sottosegretario Vieri Ceriani – parzialmente ridimensionata in serata – che accusa i partiti di voler ‘mani libere’ in vista della campagna elettorale. Infine, il Consiglio di Stato boccia il ricorso di Renata Polverini chiedendo che si fissi la data delle elezioni nel Lazio entro 5 giorni, mettendo a rischio la faticosa mediazione di Monti sull’election day.
Elementi che confermano quanto il quadro politico, con l’avvicinarsi delle urne, si stia sfilacciando sempre piu’. E che aumentano i timori del governo sul rischio di un ‘Vietnam’ parlamentare. Esecutivo impegnato tra l’altro sullo spinoso dossier Ilva, a causa del quale Monti e’ costretto a salire al Quirinale per ottenere il via libera del capo dello Stato ad un decreto con cui si dovrebbe dare immediata attuazione all’Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia), impedendo cosi’ la chiusura dell’impianto. Incontro, quello del Colle cosi’ come il successivo concerto all’Opera di Roma, utile forse anche per un chiarimento fra Monti e Napolitano circa il futuro del professore.
Le considerazioni sulla sanita’ del presidente del Consiglio, collegato in videoconferenza con Palermo per la presentazione del progetto del nuovo Centro per le biotecnologie e la ricerca biomedica della Fondazione Rimed, arrivano un po’ a ciel sereno.
Monti mette in dubbio la ‘sostenibilita’ futura’ del sistema sanitario nazionale se non si troveranno altre modalita’ di finanziamento, provocando l’immediato stop di Bersani – contrario a ‘due sanita” che rischiano di portare al ‘disastro sociale’ -, di Sel e della Cgil. Tensione che la successiva precisazione di palazzo Chigi non pare allentare, visto che il governo conferma la necessita’ di ragionare su un ‘finanziamento integrativo’ che garantisca il futuro del sistema sanitario. Anche le affermazioni del professore sull’incertezza legata al ‘domani’ non devono piacere molto al Pd, partito in pole position per ereditare la responsabilita’ di governo. ‘Non sono tante le occasioni per me e per i ministri per guardare l’oggi con conforto e il domani con grande speranza’, dice il premier, rammaricandosi di non avere potuto partecipare alla presentazione di Palermo.
Poco dopo pero’ e’ lo stesso Monti a ridimensionare il pessimismo, correggendo le previsioni dell’Ocse secondo cui, a causa della bassa crescita, l’Italia potrebbe mancare l’obiettivo del pareggio ed essere costretta a un nuovo intervento sui conti pubblici. Circostanza smentita dal ministro Vittorio Grilli e – anche se solo indirettamente – dallo stesso Monti: l’Italia si sta ‘comportando molto bene nei mercati e il lavoro di questo governo per rimuovere l’incertezza dei mercati, normalizzerà l’offerta e costo del credito, come è già visibile nei bassi tassi di finanziamento’. Il clima nella maggioranza, pero’, resta incandescente. Prova ne e’ la smentita serale di Vieri Ceriani che in una nota del ministero delle Finanze dice essere stato male interpretato.
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